Giornata impeccabile al servizio per il toscano, che chiude con un break per set e si regala altri punti preziosi per la Race verso le Nitto ATP Finals
di Samuele Diodato | 21 ottobre 2025
De Minaur chiama, Musetti risponde. All’Erste Bank Open di Vienna (ATP 500 - montepremi €2,736,875) continua la sfida a distanza per la Race alle Nitto ATP Finals. Dopo il successo all’esordio di ieri dell’australiano, al momento n. 7 a quota 3.595 punti, l’azzurro fa il suo e batte all’esordio il n. 67 al mondo Hamad Medjedovic col punteggio di 64 63. Un avversario mai affrontato prima di oggi, ed anche in un contesto insolito: il serbo, infatti, è entrato in tabellone per sostituire Stefanos Tsitsipas, che ha annunciato il suo forfait a pochissime ore dal confronto con Musetti.
Ben 20 vincenti a fronte di 10 gratuiti per Lorenzo, che dopo un break subito nel game iniziale ha chiuso in realtà il match con un solidissimo 92% di punti vinti sulla prima (23/25 e sette ace totali), ed un ottimo 67% anche sulla seconda.
Agli ottavi, il n. 8 del mondo e della Race, anche n. 4 del seeding, se la vedrà con il n. 60 Tomas Martin Etcheverry, battuto quest’anno nell’unico precedente sulla terra rossa di Madrid. Nella Race, il successo odierno porta l’italiano a 3.535 punti e tiene ancora a distanza il suo diretto inseguitore, Felix Auger-Aliassime (nono con 3.195 punti), qualificato anche lui agli ottavi nell'ATP 500 di Basilea.
Al cambiare dell’avversario, naturalmente, variano anche le armi da utilizzare per fronteggiarlo al meglio. E la differenza sostanziale, almeno ad oggi, tra Tsitsipas e Medjedovic, è la capacità – e la volontà – di quest’ultimo di accelerare anche prendendosi grandi rischi per comandare o semplicemente abbreviare lo scambio.
Peculiarità che emerge subito nel tennis del serbo, e lascia fermo Musetti nel primo game: dal 40-30 in suo favore, il toscano subisce tre vincenti e cede la battuta. Lo fa, però, anche con la maturità dei grandi, ovvero rimboccandosi le maniche e facendosi trovare pronto nel game successivo. Uno strepitoso passante di rovescio “accende” la sua partita sul 30-30, e Medjedovic, tanto pericoloso quanto frettoloso, va fuori giri per due volte da fondo campo e riporta il match in parità.
È bravo, Musetti a mettere alla prova la pazienza del proprio avversario, che però risponde con creatività nel sesto gioco, vincendo due punti da 30-30 grazie ad altrettante smorzate. Sui propri turni di battuta, invece, il n. 4 del seeding va a vele spiegate dopo il break recuperato, infilando un parziale di 16 punti a 2.
Come già accaduto a ripetizione nel 2025, anche questa volta Musetti riesce ad alzare la propria qualità di gioco quando il punteggio lo richiede, creandosi le giuste occasioni proprio nel decimo game, sul 5-4 per lui. Il dritto vincente in apertura mette ulteriore pressione a Medjedovic, che sbaglia per due volte e poi sul 15-40, vede la sua volée fermarsi sul nastro mentre Musetti intasca il primo parziale.
Sono le risposte nei pressi della riga e le variazioni in difesa, a creare confusione nelle scelte del 22enne serbo, che incappa in qualche errore di troppo anche nel secondo game del secondo set, ma con l’aiuto del nastro – che “ammorbidisce” ulteriormente una sua palla corta – questa volta salva la palla break.
Musetti continua a lasciare solo le briciole in battuta, mentre la pressione si appesantisce, sulle spalle di Medjedovic. L’orgoglio lo porta a cancellare due palle break sul 3-4, ma quando il carrarino infila due vincenti lungolinea e si procura la terza chance, la solidità viene meno e il dritto si ferma in rete. Così come quello del game successivo, che sancisce definitivamente la vittoria di Lorenzo.