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I fattori che potrebbero decidere la grande sfida tra Lorenzo Musetti e Carlos Alcaraz al Foro Italico
di Alessandro Mastroluca | 16 maggio 2025
Prendere spazio, togliere tempo. Passa da qui il destino della semifinale tra Lorenzo Musetti e Carlos Alcaraz agli Internazionali BNL d'Italia. Il carrarino neo Top 10 ha eliminato gli ex campioni Medvedev e Zverev, ed è così diventato il primo italiano e il nono giocatore dal 1990 a raggiungere la semifinale dei tre Masters 1000 sulla terra battuta in una sola stagione. Punta a raggiungere la sua settima finale nel circuito ATP (2 vinte, 4 perse), la seconda nei 1000 dopo quella persa proprio quest'anno a Monte-Carlo contro Alcaraz.
L'azzurro, numero 9 del mondo, ha vinto 22 delle ultime 26 partite giocate sul rosso. In caso di successo diventerà anche il primo giocatore a battere due Top 3 in uno stesso torneo sul rosso dai tempi di Rafa Nadal al Roland Garros 2022 e il più giovane finalista italiano agli Internazionali BNL d'Italia nell'era Open in singolare maschile.
Lorenzo Musetti in azione col dritto al Foro Italico (Foto FITP)
La missione è possibile ma non certo semplice, e non solo perché Alcaraz ha sempre vinto contro avversari italiani da inizio 2024, e si è aggiudicato cinque dei sei scontri diretti. Il murciano è il giocatore che ha vinto più partite nel circuito ATP nel 2025 (28) e gioca oggi la sua centesima in un Masters 1000. Il suo obiettivo è raggiungere la 25ma finale in carriera nel circuito maggiore, la settima nei 1000. Se dovesse riuscirci, sarebbe il tredicesimo spagnolo finalista a Roma in singolare maschile nell'era Open , e il quarto giocatore in attività a raggiungere la finale in tutti e tre I Masters 1000 su terra, insieme a Djokovic, Tsitsipas e Wawrinka.
Al Foro Italico quest'anno Musetti ha mostrato colpi di qualità più elevata, e un diritto da campione. Secondo le elaborazioni Tennis Viz su dati ATP raccolti da Tennis Data Innovations, che tengono conto per ogni colpo della profondità, della direzione, dell'impatto sull'avversario e ne danno un valore sintetico di qualità da 1 a 10, Musetti ha "voti" migliori al servizio (7,89 contro 7,75), ha un chiaro vantaggio competitivo in risposta (7.39 contro 6.66), fa scintille con il diritto (9 contro 8.22).
Lorenzo Musetti (foto FITP)
Alcaraz ha un leggero vantaggio finora in termini di rendimento con il rovescio (7.5 contro 7.4) e ha dalla sua, alla luce anche delle condizioni lente, una maggiore facilità nel passare dalla difesa all'attacco e conquistare il punto. Nelle partite giocate finora al Foro, Alcaraz si è trovato maggiormente in posizioni d'attacco nello scambio (24,4 contro 22,4), ma ha soprattutto vinto il 6% in più di punti nelle situazioni in cui si è trovato in difesa, ovvero a giocare in allungo, su una palla bassa, oppure lontano dal centro del campo (43.9 contro 37.9).
Le condizioni lente gli consentono infatti più tempo per arrivare sulla palla e giocare un colpo profondo o angolato, anche da lontano, e sfruttare la sua reattività, la rapidità negli spostamenti laterali e in avanti per guadagnare campo e invertire la rotta dello scambio. Non sorprende, per questo, che abbia fatto qui la differenza soprattutto negli scambi più lunghi: ha vinto il 63% di quelli durati tra i 5 e gli 8 colpi, e il 59% di quelli che ne hanno richiesti più di 9.
Uno dei modi con cui Alcaraz più classicamente prova a ribaltare il tavolo è il diritto lungolinea, che non sempre riesce a governare quando lo colpisce in corsa. Nei match giocati finora al Foro c'è un aspetto che rileva, come emerge dai dati raccolti da Tennis Data Innovations ed elaborati da Tennis Viz. Da destra il 23,3 dei diritti giocati da Alcaraz è atterrato entro un metro dalle righe laterali. L'accuratezza non cambia tra diritti giocati lungolinea e in diagonale, ed è molto superiore rispetto agli standard che lo standard che lo stesso Alcaraz ha tenuto nelle ultime 52 settimane
Quella sulla diagonale del diritto può diventare la sfida chiave della partita. Musetti colpisce di diritto sei volte su 10 finora agli Internazionali BNL d'Italia, e nove volte su dieci gli restano dentro.
Rispetto al suo rendimento sulla terra battuta nel 2024, rivelano i dati Tennis Innovations elaborati da Tennis Viz, Musetti ha cambiato marcia con il diritto. Ha guadagnato 6 km/h di velocità media in manovra, senza perdere nulla in precisione. I suoi diritti li fa viaggiare in media a 130 kmh, la stessa velocità di crociera raggiunta dai diritti di Sinner contro Ruud, impressionato e destabilizzato dalla prestazione del numero 1 del mondo.
Rispetto a Sinner, ci mette grandissima rotazione (3.440 giri al minuto): la sua palla colpita di diritto a Roma, rispetto a quanto accade in media nel circuito ATP con lo stesso fondamentale, viaggia 13 cm più alta sopra la rete. In media, con questo fondamentale, ha messo a segno 9.5 vincenti a partita. Ha anche costretto gli avversari a sbagliare di più quando colpiscono di diritto in situazioni nelle quali nessuno dei due giocatori ha un vantaggio strategico nello scambio. Il vantaggio lo costruisce Musetti con la velocità media e la profondità del colpo, anche senza prendere rischi o mirare le righe. Se nel 2024 vinceva il 51% degli scambi da fondo sulla terra battuta, quest'anno è infatti passato al 54%. Se riuscirà a mantenere la stessa resa contro un avversario come Alcaraz, a farlo giocare alle sue condizioni, potrebbero spalancarsi le porte di un sogno.
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