

Daniil Medvedev giocherà la sua 39ma finale ATP, la prima sull'erba da quella persa a Halle nel 2022
di Alessandro Mastroluca | 21 giugno 2025
Daniil Medvedev ferma Alexander Zverev e raggiunge a Halle la 39ma finale ATP, la prima sull'erba da quella persa in questo stesso torneo nel 2022. Sicuro di salire almeno al numero 9 del mondo, sarà numero 8 se dovesse vincere il titolo. Il moscovita ha mancato i primi tre match point nel secondo set prima di completare il 76(3) 67(1) 64 sul tedesco che sperava di diventare il quarto giocatore con almeno tre finali all'attivo a Halle dopo Federer (13), Kafelnikov (4) e Kiefer (3). Domenica contenderà il titolo al kazako Alexander Bublik che, dopo la vittoria su Sinner, ha eliminato 46 75(5) 64 Karen Khachanov ed è tornato in finale a Halle due anni dopo aver vinto qui il titolo finora più prestigioso della sua carriera.
Final feels ??
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The moment @DaniilMedwed took the win against Zverev in their first-ever grass meeting#TWO25 pic.twitter.com/tAJLKs0GKq
Il primo set dura un'ora e l'equilibrio si rompe solo nel tie-break. Medvevev cancella nel terzo game l'unica palla break del parziale prima di essere di nuovo costretto a chiedere un medical timeout (sul 4-4) per epistassi, ovvero il sanguinamento dal naso di cui, ha spiegato, soffre particolarmente negli ambienti molto secchi. Al tie-break però lo scenario rispetto ai primi 12 game cambia del tutto. Il moscovita allunga 6-1. Manca il primo set point con un rovescio largo dopo uno scambio lungo, Zverev salva il secondo con un ace a uscire (6-3) ma l'ultimo errore, il 15mo del set, condanna il tedesco nonostante i 12 vincenti a 10. Zverev paga soprattutto il 33% di punti vinti con la seconda. Medvedev archivia in suo favore un set nel quale ha vinto 6 punti in più negli scambi da fondo e raggiunto una qualità media con il diritto, su una scala da 1 a 10, di 9,1 secondo le elaborazioni Tennis Viz su dati ATP raccolti da Tennis Data Innovations.
Anche l'inizio del secondo set conferma quanto emerso nel corso della settimana. Sempre secondo le stesse elaborazioni, Medvedev gioca molto più in attacco rispetto ai suoi standard. Inoltre, dei quattro semifinalisti, è il giocatore che in percentuale a Halle sta vincendo più punti quando è costretto in difesa, oltre a raggiungere la qualità media più elevata in risposta.
Zverev è il primo a perdere il servizio in tutto il match, nel secondo game del secondo set. Ma nel gioco successivo riesce a ribaltare lo scenario. Il tedesco, che nel torneo ha vinto il 6% di punti in più quando si è trovato in proiezione offensiva, alla seconda occasione completa il contro-break e agita le braccia verso il pubblico, come a chiederne ulteriore e crescente sostegno.
Il ventesimo confronto diretto fra i due, la coppia di giocatori nata negli anni Novanta che si è affrontata più volte nel circuito ATP, si accende. Medvedev ha il primo match point in risposta (5-6 30-40) ma lo manca per centimetri: il rovescio lungolinea è appena troppo lungo. Se ne guadagna un secondo, neutralizzando la discesa a rete del tedesco che però non ci sta e martella col diritto fino a costringerlo, senza più energie, all'errore. "Mi sarebbe piaciuto vincere in due set, ma sul primo match point ho cercato il vincente e ho commesso un errore. Nel secondo punto ho aspettato troppo un suo errore e ha giocato un gran punto" ha ammesso Medvedev.
Not going anywhere ??
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After saving three match points @AlexZverev takes the second set tiebreak 7-1 #TWO25 pic.twitter.com/rTU6pAqqD2
Zverev salva anche un terzo match point (prima di servizio vincente al corpo), allunga al tie-break e lo domina con autorevolezza. Ma nel terzo un break fa la differenza e lancia Medvedev verso la prima vittoria su un Top 10 del 2025. "Quando le partite sono tirate come questa, possono andare in qualunque modo - ha detto Medvedev dopo il match - [Zverev] ha servito bene, gli ho fatto il break solo due volte e avrei potuto fare meglio quando ho avuto il break di vantaggio nel secondo set. Anche nel terzo dopo il break che ha subito, ha iniziato a rispondere meglio ma è normale. Sono contento comunque del mio livello di gioco e felice di aver mantenuto la freddezza nel terzo set".
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