Le parole di jannik Sinner dopo la vittoria su Alex De Minaur in semifinale all'ATP 500 di Vienna
25 ottobre 2025
"Quando giochi al coperto non devi preoccuparti del vento o del sole. La palla rimbalza sempre allo stesso modo. Mi piacciono molto i tornei indoor, questo è sicuro" ha detto Sinner che a Vienna ha raggiunto le 20 vittorie consecutive indoor e giocherà la sua 31ma finale ATP.
"Sicuramente preferisco giocare indoor, con un ritmo un po’ più veloce. Poi dipende anche da chi affronti - ha aggiunto - Quest’anno ho giocato bene sull’erba e meglio sulla terra battuta. Ma in fondo non importa troppo quali siano le condizioni migliori per me: cerco solo di dare il massimo".
Matematicamente Sinner mantiene ancora qualche possibilità di ritornare numero 1 del mondo prima delle Nitto ATP Finals, e di giocarsi la possibilità di finire la stagione in vetta alla Inalpi Arena. Realisticamente, però, l'azzurro sa di avere poche chances di raggiungere questo obiettivo. "Penso che quest’anno sia impossibile finire come numero 1. Quest’anno è stato molto diverso: non ho giocato per più di tre mesi, ho saltato molti tornei importanti. Ma è stata comunque una grande stagione. Sono molto soddisfatto e felice della posizione in cui mi trovo. Ho giocato pochi tornei, ma comunque tante partite, e questo è ciò di cui ho bisogno. Dicembre sarà molto importante per prepararmi al meglio, fare un’off-season intensa e poi, si spera, iniziare molto bene la prossima stagione" ha detto.
Jannik Sinner esulta a Vienna (Getty Images)
Sinner affronterà Alexander Zverev con l'obiettivo di festeggiare il secondo titolo a Vienna dopo quello vinto nel 2023 in finale su Daniil Medvedev. "Le condizioni sono molto simili a due anni fa. Non c’è una grande differenza. Non ho giocato qui l’anno scorso, quindi non so com’era, ma immagino più o meno uguale. Si può dividere la partita in due fasi: con nove palle è relativamente veloce; nelle ultime due o tre partite prima del cambio palla è un po’ più lento. Devi giocare tatticamente in modo diverso. Ma mi piace".
Il numero 2 del mondo ha confermato anche di voler convincere il coach Darren Cahill a rimanere nel team. "Mi piacerebbe che restasse, mi ha sicuramente dato molto. Ormai non è solo un allenatore di tennis, ma qualcosa di più. Mi dà tanto anche a livello personale. Ora ha 60 anni ed è nel mondo del tennis da tanto tempo. Dobbiamo prima parlarne e poi vedere. Simone Vagnozzi e io non abbiamo ancora discusso su chi potrebbe essere il prossimo allenatore, ma di certo ci serve un secondo coach. Anche Simone ha bisogno di qualche settimana libera per stare con la sua famiglia. Per me è importante avere uno scambio anche su questo" ha detto.
Sinner ha elogiato anche Lorenzo Musetti, battuto in semifinale da Zverev e in corsa per un posto alle Nitto ATP Finals, anche in vista delle finali di Coppa Davis a Bologna. "Lorenzo farà sicuramente un ottimo lavoro. Anche quando giocavo io, non ero da solo. È tutto il team che lavora insieme. È una grande squadra. Siamo tutti giovani. Con noi c’è anche Bolelli, un giocatore molto esperto, e abbiamo bisogno della sua esperienza. È un buon mix di giovani talenti ed esperienza. Abbiamo un ottimo doppio e, nei singolari, molte opzioni. Quindi è davvero una squadra molto valida".