

Il russo è arrivato a Indian Wells reduce dalla sconfitta in semifinale a Dubai ma "le sensazioni possono cambiare in fretta", avverte. E quel che sia l'esito del suo torneo promette: "Non darò la colpa ai campi"
di Ronald Giammò | 09 marzo 2024
Arrivato a Indian Wells con una finale da difendere e un ranking che potrebbe vederlo issarsi al secondo posto in classifica così come vederlo confermare l'attuale n.4 vedendo però ingrandirsi il gap che lo sperara dai suoi contendenti, Daniil Medvedev, nella conferenza stampa tenuta alla vigilia del suo esordio nel primo Masters1000 della stagione previsto contro lo spagnolo Carballes-Baena, non ha nascosto quelle che sono le impressioni con cui si è accostato al torneo: "L'anno scorso arrivai qui carico di fiducia e anche quest'anno le sensazioni sono simili, forse leggermente inferiori visto che nel 2023 vinsi tre tornei prima di giocare a Indian Wells".
Fun in the ??@DjokerNole & @DaniilMedwed putting on a show in Indian Wells#TennisParadise pic.twitter.com/SK1lk4FpRr
— Tennis TV (@TennisTV) March 7, 2024
Memorabili furono l'anno scorso le critiche mosse dal russo nei confronti dei campi di Tennis Paradise, da lui ritenuti troppo lenti per poter essere definiti "veloci". Un comportamento su cui lui stesso è tornato, letto però oggi con nuova consapevolezza e maturità: "Qualunque cosa dovessi fare, che giochi bene o male, che vinca o che perda, non darò la colpa al campo. Penserò solo a divertirmi perché amo giocare qui e voglio provare a sfruttare questo momento tentando di rimanere in tabellone il più a lungo possibile".
Ma è tutto l'atteggiamento evidenziato dall'attuale n.4 del mondo a portare in luce una nuova maturità nei confronti del gioco e dello spirito con cui lui oggi, giunto alle ventotto primavere e divenuto padre da poco tempo, vi si approcci: "Non è sempre facile perché quando si vive un brutto momento riuscendo a trasformarlo in positivo ti senti alle stelle, ma quando accade il contrario è una cosa che detesti - ha riflettuto Medvedev in conferenza stampa - Può suonare strano, eppure è una cosa che mi accade per diversi motivi, e possono essere sia fisici che legati ad aspetti del mio gioco. Come l'anno scorso, ad esempio, quando uscii dalla top10 e arrivai a Rotterdam non sentendomi affatto bene. Iniziai il torneo dicendomi che forse avevo perso qualcosa nel mio gioco, chiedendomi semmai sarei riuscito a recuperarlo. Ci sono sempre così tante domande che ci ronzano per la testa, a volte positive altre meno".
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— Dubai Tennis Champs (@DDFTennis) March 1, 2024
Per provare a trovare risposta a queste domande Medvedev da poche settimane ha aggiunto al suo staff l'ex n.6 del mondo Gilles Simon, suo ex rivale in campo nonché - come da lui stesso definito - uno dei giocatori più scomodi mai affrontati in carriera. La prima uscita post Australian Open in quel di Dubai si è conclusa una settimana fa con una sconfitta rimediata in semifinale da un altro francese, Ugo Humbert. Risultato inatteso che non ha però intaccato questo nuvo approccio con cui il russo guarda ora alle sue prossime sfide: "E' questo che ho imparato ad amare del tennis, che queste sensazioni possono cambiare. Ancora, due settimane fa avevo un po' di acciacchi fisici ma adesso qui a Indian Wells mi sento benone, avverto maggiori motivazioni e ho più attenzione in quel che devo fare in campo. Ho imparato ad apprezzare questi cambiamenti e anche quando capita di non amarli fino in fondo cerco sempre di pensare che alla fine verranno giorni migliori".
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