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Indian Wells cambia superficie, Lorenzi: "Nel deserto le condizioni saranno comunque diverse"

Paolo Lorenzi e Filippo Volandri commentano il cambio di superficie di Indian Wells, che passa dal Plexipave al Laykold che dovrebbe portare a condizioni di gioco più rapide. Ma il torneo nel deserto californiano sarà sempre diverso dagli altri, hanno spiegato a Tennis Talk

04 marzo 2025

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Dopo 25 anni, a Indian Wells non si giocherà più sul Plexipave ma sul Laykold, ovvero la stessa superficie del Miami Open e, dal 2020, dello US Open. Il cambiamento dovrebbe rendere più rapida la superficie, tradizionalmente lenta e abrasiva, e abbassare i rimbalzi.

"Si parla spesso di superficie, ma non dimentichiamo che si gioca nel deserto: chi va in campo all'una gioca in condizioni totalmente diverse, nemmeno paragonabili, rispetto a chi gioca alle 21. E' ancora più importante l'adattamento dei giocatori, perché le condizioni di Indian Wells restano diverse da tutti gli altri tornei" ha spiegato Paolo Lorenzi, direttore degli Internazionali BNL d'Italia, a Tennis Talk, il format di approfondimento settimanale di SuperTennis.

Il Court Pace Index, ovvero la velocità dei campi misurata attraverso il comportamento della palla dopo il rimbalzo, dei Masters 1000 nel 2024

Il Court Pace Index, ovvero la velocità dei campi misurata attraverso il comportamento della palla dopo il rimbalzo, dei Masters 1000 nel 2024

 

Negli anni passati, i giocatori si sono lamentati delle condizioni di gioco a Indian Wells. Daniil Medvedev ha criticato sia la lentezza della superficie sia la pesantezza delle palle. Condizioni che hanno finito, invece, per esaltare il tennis di Carlos Alcaraz e Iga Swiatek, i campioni in carica a Indian Wells.

"Qui i giocatori arrivano con largo anticipo e ben preparati" ha sottolineato a Tennis Talk il capitano dell'Italia di Coppa Davis, Filippo Volandri, tutti aspetti che possono facilitare l'adattamento dei giocatori. Ma c'è un tema più generale che il capitano ha messo in evidenza nel suo intervento a Tennis Talk su SuperTennis. "Secondo me bisogna lavorare sull'uniformità delle superfici e delle palline, soprattutto nei tornei che si giocano sul cemento - ha concluso Volandri - c'è molto lavoro da fare".

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