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Humbert-Bublik, De Minaur-Ruud: è il risveglio al vertice dei secondi?

Le finali 500 di Dubai ed Acapulco escludono i primi due del tabellone a favore di giocatori dell’età di mezzo che non sono più schiacciati dai Big Four. C’è davvero spazio per loro? La prima risposta nel doppio 1000 negli States

di | 02 marzo 2024

A Tennis Talk, la rubrica di approfondimento del lunedì di Supertennis.tv, suggerivo che i secondi potessero venir fuori da protagonisti. Non sono più schiacciati, frustrati e annullati nelle massime aspirazioni, dai Big Four, fors’anche per la giovanissima età delle nuove star Sinner-Alcaraz-Rune-Shelton, in via di legittima maturazione psico-fisica, ma anche per la differente programmazione incentrata su obiettivi più selezionata, in un tennis più appiattito al vertice dall’incremento del fattore fisico e dalla riduzione delle difficoltà tecniche.

Con Nadal pre-pensionato e Djokovic sicuramente scalfito dalle ultime sconfitte, magari il tennis si avvia a diventare quello che è oggi il golf, dove al via dei tornei possono vincere in 30. Vero/non vero? Il Sunshine Double col doppio “1000” sul cemento Usa darà significative risposte.

Intanto nel qualificato “500” di Dubai si segnalano due “secondi” di qualità come il mancino di Francia, Ugo Humbert (che bussa alla porta di top 10), e l’estroso russo-kazako Alexander Bublik (che entra per la prima volta fra i top 20), capaci di sbarazzarsi in semifinale delle prime due teste di serie, i russi doc, Medvedev e Rublev. Lo stesso accade nel “500” di Acapulco, con Zverev e Rune, i primi due del seeding, che lasciano via libera a De Minaur e Ruud.

 

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ETA’ DI MEZZO

Certo la distanza in termine di punti in classifica dei primi 4 rispetto ai secondi è notevole, con Djokovic addirittura a quota 9.855, Alcaraz a 8,805, Sinner a 8,270 e Medvedev a 8,015, mentre Rublev, il primo degli inseguitori, al quinto posto, è a 5,110, con Zverev a 5,085, e poi a quota 3000 ci sono Rune, Hurkacz, De Minaur, Fritz, Ruud e Tsitsipas, seguiti da 5 giocatori con 2000 (Dimitrov, Paul, Khachanov, Tiafoe, Shelton). Ma molti degli aspiranti hanno l’età di mezzo, 25-27 anni, sono quindi nel pieno della maturità sia come uomini che come atleti e possono tentare il salto di qualità.

EQUILIBRIO

Vedremo presto se questo concetto vale solo nei tornei di terza fascia o anche nei 1000 e negli Slam. Di certo, oggi, l’equilibrio è molto maggiore e c’è più spazio per tutti. E tanti sono i talenti latenti, a cominciare da Humbert e Bublik che si fanno valere e Dubai. Aspettiamo infatti buone notizie da Davidovich Fokina e da Tiafoe, da Paul come da Fritz. E anche dalle ex grandi speranze, Zverev, Tsitsipas e Rublev, se saranno disponibili a lavorare in profondità sui limiti possono sempre dire la loro. 

Rublev e gli altri, gli squalificati

L’esempio viene da re Djokovic e quindi da Sinner ma anche da Medvedev che, pur scalciando come un puledro, sta provando nuove strade col super-coach Simon. Se vogliamo anche Rune, nella sua bizzarra, schizzofrenica e discutibile, ricerca di una guida tecnica, sta disperatamente cercando la quadra per ripartire alla scalata del vertice. Così come De Minaur - col fondamentale aiuto del suo mentore, Lleyton Hewitt - si sta riciclando da super difensore ad attaccante da fondocampo. Proprio come Humbert, grazie a coach Chardy, ha accettato i sacrifici di un'adeguata preparazione atletica per sostenere gli scambi da fondo ed esaltarsi quindi a rete. Con Alcaraz che  sembra una di quelle barche super accessoriate e misteriose di coppa America, inedite fino al giorno del varo. Che cosa sta preparando con coach Juan Carlos Ferrero? Sempre che i ragazzi terribili, Fils, Cazaux, Michelson, Mensik, Medjedovic, Shang, Fonseca e Prizmic non facciano qualche scherzetto prima.


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