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Il piemontese liquida in due set l'ungherese Marozsan in un match caratterizzato dal vento ma da lui ben interpretato. Al secondo turno affronterà ora Humbert
di Ronald Giammò | 23 giugno 2025
Dotato di talento e tocco, Fabian Marozsan ha con il tennis sull'erba un rapporto complicato. Delle sue undici partite in carriera giocate su questa superficie ne ha vinte infatti solo quattro riuscendo in due sole occasioni ad accedere al main draw di Wimbledon (2023, 2024) uscendone in entrambi i casi al primo turno. Diversa invece la relazione di Lorenzo Sonego con il verde, manto che ha lui regalato un titolo ad Antalya (2019) e una finale proprio a Eastbourne persa contro Alex De Minaur nel 2021.
Normale quindi, viste le premesse, che il loro match d'esordio al “Lexus Eastbourne Open” si sia risolto agevolmente in favore del piemontese, vincitore in due set con il punteggio di 62 64. Anche senza voler tornare troppo indietro negli archivi, c'era nella memoria a breve termine di Sonny il bel match giocato ad Halle contro Alexander Zverev e perso dopo quasi tre ore di maratona d'alto livello. Al resto ci ha pensato il genius loci dell'East Sussex, gravido di bei ricordi per il n.48 del mondo e capace sin dal primo gioco di riconnettersi con quanto di buono fatto una settimana prima in Germania.
"Oggi era difficile giocare con questo tempo e contro un giocatore cosi bravo ma sono riuscito a rimanere concentrato su ogni punto e mi sono anche divertito - ha dichiarato Sonego a fine match - Da giovane non avevo mai giocato sull'erba, cerco di adattarmi, il mio servizio mi ha aiutato molto e oggi che ci gioco regolarmente devo dire che mi piace, ma non saprei dire se vorrei una stagione sul verde più lunga però….Spero di arrivare in fondo ancora una volta, qui ho dei bei ricordi e vorrei riuscire a giocare a quei livelli ancora una volta".
Moving Into Round 2 ??
— Tennis TV (@TennisTV) June 23, 2025
Lorenzo Sonego takes out Marozsan 6-2 6-4 to advance in Eastbourne#LexusEastbourneOpen pic.twitter.com/EYmp028Kcj
Il vento che sferzava sul campo non ne ha infastidito più di tanto le operazioni, tanto nei colpi quanto negli spostamenti riducendo il magiaro al ruolo di sparring partner dal precario equilibrio e dalle ridotte soluzioni. Con la prima di servizio affidata ai capricci del meteo (il 58% atterrate in campo), Sonego è andato a ricercare la costruzione del punto altrove: innescando i gratuiti di Marozasn nello scambio breve, variando a rete ogni qual volta il magiaro dava l'impressione di poter colmare qualche sua lacuna e costringendolo a colpi mai semplici e banali quando ritrovatosi incastrato in rari scambi più lunghi e dispendiosi.
E così se per Marozsan la partita è andata via via assumendo i tratti di una lotteria, merito di Sonego è stato quello di riuscire a non farsi inquinare dal vento il suo gioco, forzando quando dalle spalle ne accompagnava i colpi e gestendo quando invece le folate ne smorzavano la potenza. Così esposta a condizioni sempre più variabili e di difficile lettura, la partita in breve è diventata anche sfida di nervi, e bravo è stato Sonny a bilanciare gli inevitabili gratuiti con vincenti intelligentemente preparati in slice e spesso risolti a rete.
Subito in vantaggio in un primo set mai in discussione, l'azzurro anche nel secondo parziale si è portato subito avanti di un break disinnescando le due palle break costruite con disperato coraggio dall'ungherese. Da lì in poi è stato un lento incedere, un gioco delicato come si corresse su gusci d'uova o si giocasse con una palla di piume. Nessuna palla break, nessun game chiuso ai vantaggi e gli occhi al cronometro e alle nuvole, nella speranza che il match non assumesse i contorni di una regata e che fin dal prossimo turno, che vedrà l'italiano opposto al francese testa di serie n.4 Ugo Humbert, nuvole e vento diventino spettatori neutrali della contesa.
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