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Cincinnati: stanotte per Sinner c'è Diallo, il canadese che studia dai grandi

Coetaneo di Sinner, Diallo arriva alla sfida forte del best ranking di n. 35 e poche settimane dopo il primo titolo vinto a 's-Hertogenbosch. Tutto sul giovane canadese che insidia Auger-Aliassime e Shapovalov in patria

di | 11 agosto 2025

Gabriel Diallo in azione (Getty Images)

Gabriel Diallo in azione (Getty Images)

Dopo un primo turno da cui “non si poteva chiedere di meglio”, per citare le stesse parole di Jannik Sinner, vincitore con un doppio 61 Daniel Elahi Galan (n. 144), il n. 1 al mondo prosegue il suo cammino al Cincinnati Open contro un avversario che classifica alla mano, ma non solo, potrebbe essere ben più probante (il match è in programma lunedì alle 19 locali, l'una di notte in Italia).

Gabriel Diallo, anche lui classe 2001, aveva iniziato la stagione partendo da n. 87 al mondo, ma alla vigilia dell’ultimo Slam dell’anno si presenta a ridosso della Top 30, col best ranking di n. 35 e testa di serie n. 30 in Ohio. Nel 2025, in effetti, ha un bilancio di 23 vittorie e 16 sconfitte, compreso il successo all’esordio a Cincinnati – in due set – contro Sebastian Baez (n. 43).

In patria, se ne parla già dal 2022, quando da n. 519 al mondo si impose al Challenger di Granby, dove era in tabellone con una wild card. L’anno dopo, nel Masters 1000 canadese (ad agosto), ha ottenuto anche la prima vittoria a livello ATP battendo Daniel Evans, mentre appena un mese dopo si è fatto conoscere anche al pubblico italiano, superando Lorenzo Musetti (allora n. 17) nel Round Robin della Coppa Davis disputatosi a Bologna.

La vera ascesa, nel ranking, è iniziata però con la finale raggiunta lo scorso autunno in quel di Almaty, tanto da proiettarlo per la prima volta nella Top 100. E nel 2025, come detto, ha attirato tanti riflettori su di sé. La vittoria più importante è arrivata nel Masters 1000 di Madrid contro Grigor Dimitrov (n. 16), ma il momento più bello è stato senz’altro quello vissuto a ‘s-Hertogenbosch, col primo titolo conquistato sull’erba in finale sul belga Zizou Bergs.

A dimostrazione della crescente continuità, negli ultimi 13 tornei disputati (Cincinnati compreso) ha perso solo una volta all’esordio (agli Internazionali BNL d’Italia). Per quanto riguarda il Canada, oggi, è n. 3 nel ranking, dietro solo a Felix Auger-Aliassime (n. 28) e Denis Shapovalov (n. 30). Eppure, tra i tre, è proprio Diallo quello ad aver vinto più partite nei Masters 1000 – 8, raggiungendo i quarti di finale proprio a Madrid – e negli Slam (3, battendo anche Francisco Cerundolo, n. 18, al Roland Garros).

Diallo e Fritz nel saluto a fine match (Getty Images)

Diallo e Fritz nel saluto a fine match (Getty Images)

A Wimbledon, invece, ha sfiorato l’impresa al secondo turno, trovandosi avanti 2-1 nel computo dei set contro il n. 5 Taylor Fritz, poi vittorioso al quinto set. Contro Sinner, dunque, andrà a caccia della sua prima vittoria contro un Top 10, dove aver perso le prime quattro partite.

Alto 203 cm, il tennista nativo di Montreal si affida molto al proprio servizio, colpo da cui passeranno evidentemente tutte le chance di ben figurare di fronte al campione in carica. Da gennaio ad oggi, intanto, Diallo è ottavo per percentuale di prime palle in campo (66,5%), oltre che 12esimo per percentuale di turni di servizio vinti (84,6%), in una classifica comandata proprio da Sinner (91,7%).

In questo senso, il fatto di essere fuori dai primi 40 per tutte le statistiche relative alla risposta lo fanno sorridere meno. Nelle sue condizioni, però, ha ben poco da perdere e tanto da cui imparare. Con la speranza di fare tesoro di ogni momento e servirsene per continuare a crescere.

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