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Sotto di un set e di un break, l'azzurro ha conquistato il primo successo in carriera (dopo quattro sconfitte) contro Etcheverry. In finale, contro Rublev, cercherà di diventare il quarto italiano a vincere il titolo ad Amburgo
di Samuele Diodato | 23 maggio 2025
Arriva dal Bitpanda Hamburg Open (ATP 500) la più bella notizia della settimana del tennis italiano in singolare. Dopo una lunga battaglia in semifinale contro Tomas Martin Etcheverry, Flavio Cobolli l'ha spuntata col punteggio di 26 75 64 (dopo due ore e 47 minuti), regalandosi così la seconda finale stagionale dopo quella vinta a Bucarest. Complessivamente si tratta della terza finale in carriera, la seconda in un ATP 500 dopo quella persa la scorsa estate a Washington. Domani cercherà di diventare il quarto italiano a vincere il torneo di Amburgo dopo Paolo Bertolucci (1977), Fabio Fognini (2013) e Lorenzo Musetti (2022). Un sabato, comunque vada, importante per i colori azzurri ad Amburgo, dove anche Simone Bolelli ed Andrea Vavassori giocheranno la finale del torneo di doppio.
"È un emozione che non so spiegare", ha commentato nell'intervista dopo il match. "Ad inizio settimana avrei firmato per questo risultato. Non è mai facile contro Etcheverry, ma sono felice di come ho affrontato le difficoltà. Voglio godermi la finale provando a mettere in difficoltà il mio avversario, chiunque sarà". Intanto, una firma significativa l'ha apposta sulla telecamera, scrivendo in italiano "artigli e cuore".
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E con lo stesso approccio dovrà affrontare Andrey Rublev (n. 17), che poche ore dopo è uscito vittorioso in due set (61 64) dalla sfida con Felix Auger-Aliassime (n. 30). Il moscovita ha controllato la partita dall'inizio alla fine, piazzando il break decisivo del secondo set nel nono game. Per lui sarà la 28esima finale, la terza ad Amburgo, dove ha conquistato il titolo nel 2020 (nel 2019 a batterlo fu Nikoloz Basilashvili). Tra i due finalisti, sarà il primissimo precedente in assoluto.
Tornando a Cobolli, quella odierna è anche l'11esima vittoria stagionale su terra (quattro le sconfitte). Etcheverry lo aveva battuto pochi mesi fa all'Australian Open, così come altre tre volte tra match di qualificazioni e circuito Challenger. Anche questa volta, l'argentino si era portato avanti di un set e di un break, prima di subire il prepotente rientro del tennista classe 2002, autore di ben 40 vincenti (20 quelli di Etcheverry).
Resilient Flavio ????
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From 6-2 3-1 down, @cobollifla outlasts Etcheverry to reach the Hamburg final - a month after winning Bucharest!
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IL MATCH
È la tenacia, la forza muscolare e la resistenza da fondo a contraddistinguere da subito un match in cui, nonostante le accelerazioni dei due giocatori, si susseguono scambi di non banale lunghezza. Cobolli parte indubbiamente bene nel primo gioco, in risposta. I quattro vincenti complessivi, però, vengono vanificati dal grande cinismo di Etcheverry, che cancella due palle break e chiude dopo 14 punti.
L’azzurro è il più brillante dei due in campo nella fase iniziale, anche se il suo vigore agonistico si attenua, fino a diventare incertezza, quando ai vincenti iniziali subentra qualche imprecisione di tutto. Secondo l’ATP, sono 18 i suoi errori gratuiti nei 46 minuti del primo parziale. Influenzato irrimediabilmente dall’andamento del sesto gioco. Quest’ultimo si protrae addirittura per 16 punti, ma alla fine a cedere, con un dritto in rete, è proprio Cobolli.
Manca, oggettivamente, la reazione del romano a partire da quel momento. Anzi, in chiusura di set, il secondo break è ancor più difficile da digerire, con la sua palla che sembra perdere di penetrazione ed un ultimo, vistoso, doppio fallo sulla palla del set per l’argentino.
L’atteso scossone, da parte di Cobolli, arriva paradossalmente quando, dopo il break del 3-1 momentaneo di Etcheverry, la situazione pare compromessa. Il sudamericano, però, restituisce subito il break in un colpo di scena tutt’altro che preannunciato. La tensione sale, e si fa nemica di entrambi, inasprendo ancor di più il confronto da fondo campo, con qualche variazione giusto legata ai drop shot.
L’ottavo gioco (sul 4-3 Etcheverry) è una prova lampante del grande equilibrio tra i due, con Cobolli che vola sul 40-15, e – costretto ai vantaggi – si aggiudica sul 40-40 uno scambio da più di 20 colpi (forzando l’errore dell’avversario) per poi chiudere più agevolmente sull’ultimo punto. La svolta arriva sul 5-5, propiziata ancora da qualche errore del n. 55 al mondo.
L’azzurro, questa volta, ci mette del suo, e dopo due palle break consecutive sciupate (una con un pizzico di sfortuna su un lob) il forcing di dritto gli regala finalmente il meritato vantaggio. Legittimato poco dopo da un altro dritto inside-out, che con il colpo in corridoio di Etcheverry rimanda tutto al set decisivo.
Flavio Cobolli turning on the jets! ??@cobollifla @hamburgopenatp pic.twitter.com/Lc5qDEtxgk
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L’ultimo, è anche l’unico set in cui il punteggio avanza dall'inizio grazie ai turni di battuta. Non senza fatica, però, da ambo le parti. Sia il terzo che il quarto gioco si chiudono infatti ai vantaggi, con palle break annullate con merito prima da Etcheverry (due) e poi da Cobolli (una). Dal punto vista fisico ne ha visibilmente di più il n. 35, e lo si nota anche nel settimo game, ancora salvato dall’argentino ai vantaggi. Nel nono game, finalmente, l’azzurro prende il sopravvento. Il dritto lungolinea sul 30-30 spezza l’equilibrio, e l’errore successivo di Etcheverry firma il break finale.
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