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Agli ottavi dell'ATP 500 di Rotterdam, Bellucci sfida per la prima volta in carriera Daniil Medvedev, n. 2 del seeding. Il lombardo è nel miglior momento della carriera, e contro l'ex n. 1 del mondo può fare ulteriore esperienza per il futuro
di Samuele Diodato | 04 febbraio 2025
A guardarla come un premio per l’ascesa degli ultimi mesi, non si va tanto lontani dalla realtà. Negli ottavi di finale dell’ABN Amro Open di Rotterdam (ATP 500 con 2.563.150 euro di montepremi) Mattia Bellucci (n. 92 ATP) si regalerà la sfida contro un ex n. 1 del mondo come Daniil Medvedev, oggi n. 7.
Per il lombardo, 23 anni, è senza alcuna ombra di dubbio il miglior momento della carriera. All’ATP di Montpellier, la settimana scorsa, ha raggiunto ugualmente gli ottavi, ritoccando il best ranking in quello che era il primo torneo giocato per lui in qualità di Top-100 (ad inizio settimana era Top-100).
E salvo cataclismi dalle retrovie, grazie alla vittoria in primo turno a Rotterdam, in due set con la wild card di casa Mees Rottgering, l’azzurro scalerà altre posizioni. Un motivo in più, se ce ne fosse bisogno, per affrontare la partita contro Medvedev senza assolutamente nulla da perdere.
Bellucci ringrazia il pubblico (Profilo X @abnamroopen)
Con la consapevolezza che, se anche dovesse andar male, sarà un’esperienza da portare nel bagaglio per il futuro. Così come lo era stata quella contro un altro big, Alexander Zverev (giocatore più alto in classifica mai affrontato), nell’ultimo Masters 1000 di Shanghai.
Di fronte, avrà un Medvedev (testa di serie n. 2) che sta certamente vivendo una flessione dal punto di vista di risultati. Due anni fa, in Olanda, il russo batteva in finale Jannik Sinner. In un’annata, il 2023, che gli porterà poi in dote altri quattro titoli, di cui l’ultimo agli Internazionali BNL d’Italia. Da allora, però, tante cose sono cambiate. Medvedev non ha più vinto e – cosa forse peggiore – convive con la sensazione che il suo tennis sempre tatticamente complesso sia oggi decifrabile da molti avversari.
Daniil Medvedev is happy to be back at the #abnamroopen.
— ABN AMRO Open (@abnamroopen) February 3, 2025
“The tournament is very well organised. There’s good food, and for an indoor tournament a lot of courts.”
“I actually don’t think there is a better indoor tournament throughout the whole year.”
Don’t make us blush,… pic.twitter.com/zuWm8nQmD0
Chiedere a sé stesso di riuscirci al primo confronto diretto, per Bellucci, sarebbe forse eccessivo. Ma si può, quantomeno, prendere spunto da quello che è accaduto recentemente. Nel primo torneo stagionale, all’Australian Open, Medvedev ha infatti dovuto sudare le proverbiali sette camicie per venire a capo della sfida contro il n. 418 Kasidit Samrej (battuto solo in cinque set). Per poi arrendersi, sempre in cinque set, al classe 2005 Learner Tien (allora n. 121): un battuta d’arresto al secondo turno che – in uno Slam sul cemento – non gli capitava dall’edizione 2018 dell’Happy Slam.
In un momento così difficile, è arrivata anche la rottura da coach Gilles Simon, che affiancava da un anno il suo storico allenatore, Gilles Cervara. E all’esordio a Rotterdam, comunque, l’ha spuntata solo al set decisivo (probabilmente più “di resistenza” che “di tennis”) contro il trentanovenne Stan Wawrinka.
Molto passa dal suo rendimento, dunque, per il destino di Bellucci. Che, come spesso mostrato dagli avversari, dovrà servirsi sapientemente della posizione arretrata del russo, che anche in fase difensiva non appare più inscalfibile qualche tempo fa.