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Basilea, Parabens Joao! Da lunedì sarà Top 30

Fonseca batte Davidovich Fokina in due set aggiudicandosi il titolo più importante in carriera e garantendosi da lunedì l'ingresso in top30

di | 26 ottobre 2025

João Fonseca (Foto: Andre Gemmer/CBT)

João Fonseca (Foto: Andre Gemmer/CBT)

"Cariocas são modernos, cariocas são espertos. Cariocas são diretos, cariocas são atentos". Moderni ed esperti, diretti e attenti. Son fatti così i carioca, i nativi di Rio de Janeiro, cantati da Adriana Calcanhotto. E Joao Fonseca non fa eccezione. Il diciannovenne brasiliano si è imposto nell'ATP500 di Basilea battendo in due set lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina col punteggio di 6-3 6-4 bissando il titolo vinto a inizio a Buenos Aires e aggiudicandosi così il trofeo sin qui più importante della sua carriera.

E pensare che proprio il tennis azzurro a tenerlo a battesimo. Era il 2023 e a Bologna, nella fase a gironi della Coppa Davis, il suo Brasile sbarcò a Bologna in cerca di un posto tra le big mettendo in scena questo suo gioiello ancora acerbo ma già pronto per sostenere il palcoscenico dei tornei più prestigiosi. Da allora, da quando era il n.158 del mondo, Fonseca non ha fatto altro che crescere in un 2025 che lo ha visto partire dai blocchi da n.145 del ranking e che da lunedì lo vedrà occupare la posizione n.28 della classifica. 

"E' una cosa da pazzi! - ha esordito visibilmente emozionato il carioca - Voglio ringraziare la mia famiglia e i miei allenatori che mi hanno aiutato a raggiungere questo obiettivo incredibile. I miei sono arrivati dal Brasile, stavano per andare a Parigi ma hanno cambiato all'ultimo e sono arrivati qui un'ora prima del match con i miei zii: è stato bellissimo averli qui ad assistere a quella che è stata la vittoria più importante della mia carriera. E' un piacere giocare a tennis e aver preso parte a questo torneo e sono davvero molto contento".

In finale a Basilea, contro un Davidovich Fokina fresco di best ranking, Fonseca non ha perso un secondo per stampare la sua impronta sul match e dichiarare fin da subito le sue intenzioni. Nessuna paura, nessun nervosismo. Solo, la voglia di testarsi fino in fondo e di continuare a crescere, dimostrarsi all'altezza del momento e continuare a scrivere la sua storia.

Il break colto in avvio, le due palle break annullate nel game successivo, la capacità di rimettersi in carreggiata dopo aver infine ceduto alla reazione dello spagnolo: sono alcune delle istantanee di un primo set che ha visto il brasiliano scagliare in campo il 78% di prime palle ricavandone il 70% di punti, consolidati dal 48% di punti in risposta sulla prima dello spagnolo puntellato da ben 14 vincenti e 3 soli gratuiti. Se non son numeri da predestinato, poco ci manca. 

Lo spagnolo, nonostante la sconfitta, da lunedì vedrà ulteriormente ritoccato il suo ranking, e merito va lui dato per aver provato nel secondo set a puntare tutto sul nervosismo e la tensione che sperava potessero attanagliare il gioco del suo giovane rivale. Invano. Tre palle break nel primo game del secondo parziale sono state una vera e propria dichiarazione d'intenti da parte di chi sentiva di avere un appuntamento col destino. Non solo: più il match si avvicinava alla sua conclusione, più Fonseca andava irrobustendo la sua candidatura al titolo in un susseguirsi di palle break, risposte profonde, un'aggressione a tutto campo che ha finito col fare alzare bandiera bianca al suo pur coriaceo rivale. 

Neanche ventenne e atterrato sul circuito con le stimmate del predestinato, per Fonseca da lunedì e dal via della prossima stagione inizierà una nuova fase della sua carriera. Quella in cui, prese lui le misure, la concorrenza proverà a neutralizzarne l'entusiasmo, a minarne le convinzione e a corromperne il volo. Ci saranno punti da difendere, difetti da correggere, un gioco da consolidare e aspettative da saper gestire. In un'annata in cui, al netto delle sconfitte in cui inevitabilmente incapperà, la partita più importante da giocare per lui sarà sempre la prossima.

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