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Atp

Stoccolma, in finale basta un'ora a Ruud

Il norvegese alimenta le sue residue speranze di approdo a Torino liquidando in due set Humbert al termine di un match mai in discussione

di | 19 ottobre 2025

Casper Ruud (Getty Images)

Casper Ruud (Getty Images)

"Ho giocato la mia partita più bella della stagione, e mi dispiace", dice Casper Ruud rivolgendosi a Ugo Humbert al termine della finale dell'ATP250 d Stoccolma vinto dal norvegese in due set in poco più di un'ora di gioco. Un successo che aggiorna a 14 il numero dei titoli complessivi vinti in carriera dall'ex n.2 del mondo issandolo in undicesima posizione nel ranking e nella Race per Torino.

Se ha un pregio oltre alla razionalità che lo contraddistingue, il tennis del norvegese ha quello di riuscire a far pesare il suo status di top player nella stragrande maggior parte dei casi. Condizione che negli ATP250 diventa quasi una sentenza, a giudicare dal rendimento che Ruud è sempre stato in grado di offrire in questa categoria di tornei e che nel 2022 gli valse anche la qualificazione alle Nitto ATP Finals poi perse in finale contro Alexander Zverev.

Humbert era avversario che sulla carta si era guadagnato il diritto di ambire al successo grazie ai successi ottenuti contro i due azzurri Sonego e Berrettini, solo baciato dalla fortuna nella sua ultima uscita contro Rune conclusasi anzitempo per via dell'infortunio al tendine d'Achille occorso al danese. Ceduto il servizio e ritrovatosi a rincorrere sul 4-1, Humbert è incappato nella classica giornata di grazia del suo rivale: coraggioso e preciso e sempre più in fiducia fino al secondo break coinciso proprio con la palla break che gli è valsa il primo set. Parziale in cui è riuscito ad ottenere solo un punto sulla prima di Ruud.

Credenziali, queste, che non deponevano a suo favore in previsione di un secondo set in cui avrebbe dovuto necessariamente forzare i suoi colpi nel tentativo di rientrare in partita e inceppare il tennis esatto declinato dall'ex top10 norvegese. E propositi che puntualmente sono andati ad infrangersi in un parziale srotolatosi alla stessa maniera del primo. Vale a dire; break in avvio, vantaggio robusto del 4-1 e progressivo sfarinamento di qualsiasi velleità di recupero da parte del francese. Apparso inerme e incapace di riconnettersi con quel tennis che gli era valso il ritorno in finale in un evento del circuito ATP. Più per meriti altrui che per demeriti propri. Ma anche di giornate come questa vive una stagione sul circuito maggiore. E a rileggere a freddo le statistiche del match (con soli due punti messi a segno sulla prima del suo rivale) sarà Humbert per primo a riconoscere l'eccezionalità della giornata, che nulla toglie alle sue ambizioni e nulla compromette in vista della sua prossima uscita.

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