Il ligure, dopo l'exploit del 2023, si è confermato collezionando vittorie e sconfitte con cui consolidare il suo status da top50. Nel 2025 l'obiettivo è il primo titolo Atp
di Ronald Giammò | 12 dicembre 2024
Non disturbate il conducente. Perché lui non pare intenzionato a farlo. Matteo Arnaldi, seppur anzitempo, ha chiuso il suo 2024 migliorando di poco il ranking finale del suo 2023, anno della sua consacrazione ad alto livello in cui lontano dalla top100 riuscì a scalare posizioni su posizioni attestandosi infine tra i top50. Che non abbia perso il suo status è già di per sé una bella notizia, ma ancor più bello è stato assistere alla fatica cui è andato incontro, alle difficoltà che gli si sono presentate lungo il cammino, e alla sfortuna di qualche sciagurato sorteggio senza retrocedere di un passo, tanto nel gioco quanto nella testa. E poi vada come deve andare. Appuntamento alla prossima. Consapevole però di averle provate tutte, e di aver imparato qualcosa in più.
Il 2025 sarà l'anno in cui mettere in pratica questi insegnamenti. La predilezione per il cemento non ha subito scossoni, sul resto si può fare di più. La terra battuta è esigente, ma Arnaldi ha attitudine e temperamento per poterla domare; l'erba richiede sensibilità particolare, e anche lì il ligure ha dimostrato di avere nel suo tennis sturm und drang le sfumature necessarie per poterne decifrare gli umori.
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— ATP Tour (@atptour) June 2, 2024
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