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Il ligure torna alla Unipol Arena dove l'anno scorso fece il suo esordio nella competizione: "Non sembra sia passato un anno". Il bis arrivò poi a Malaga nella Finals: "Ma in Nazionale ogni partita è diversa e occorrerà adattarsi"
10 settembre 2024
Da rivelazione a pedina preziosa su cui poter contare. Da felice sorpresa a talento che nel corso di un anno è riuscito a mantenere promesse e aspettative costruite la scorsa stagione quando nel giro di dieci mesi riuscì a decollare nel ranking fino ad issarsi tra i top50.
E' cresciuto Matteo Arnaldi, ma emozioni e attesa con cui guarda all'esordio dell'Italia nella fase a Gironi della Coppa Davis sono sempre gli stessi: "Sono felice di essere qui è il mio secondo anno, non sono più un rookie. E' passato un anno ma sembra davvero passato poco tempo, soprattutto da Malaga. Sono in forma, sto giocando bene, e non vedo l'ora di giocare, non solo io ma di entrare in campo con l'Italia e iniziare a competere qui a Bologna".

"Tanti i momenti speciali vissuti l'anno scorso: giocare la prima partita qui a Bologna è uno di quelli e poi quando ho giocato in finale: l'inizio e la fine della Davis e ho avuto modo di giocarli tutti e due", ha ancora sottolineato il n.33 del mondo ai microfoni di SuperTennis.
Le ultime considerazioni Arnaldi le dedica alla sua condizione e allo spirito che, qualora selezionato da capitan Volandri, intenderà mettere in campo per dare il suo apporto alla qualificazione azzurra: "Sto giocando bene e mi sento bene, sono fiducioso. Ogni partita è diversa, in nazionale è quasi un anno che non ci gioco, le Olimpiadi non contano perché sono un po' diverse. Sarà un emozione entrare di nuovo in campo, bisognerà adattarsi, ma sto giocando bene e sono in forma e se entrerò in campo darò il 100%".