Vittoria in due set per il n. 72 al mondo, che chiude cedere mai la battuta. Al secondo turno troverà Zverev o Fearnley
di Samuele Diodato | 20 ottobre 2025
Arriva da Matteo Arnaldi la prima vittoria azzurra sul cemento indoor dell'Erste Bank Open di Vienna (ATP 500 - montepremi €2,736,875). Il n. 72 al mondo ha battuto Aleksandar Kovacevic (n. 65) col punteggio di 75 64, in una sfida che metteva di fronte due dei giocatori provenienti dal tabellone di qualificazione. In un'ora e 49 minuti di gioco, l'italiano ha tenuto un ottimo rendimento soprattuto alla battuta, chiudendo con 12 ace ed annullando le quattro palle break concesse (tutte nel primo set). Agli ottavi di finale, il ligure sfiderà il vincente del match tra Alexander Zverev (n. 3 al mondo e 2 del seeding) ed un altro qualificato, il britannico Jacob Fearnley (n. 81).
Il servizio aiuta entrambi i giocatori ad entrare in partita in maniera piuttosto agevole, con gli scambi ridotti veramente all’osso nei primi quattro giochi della partita. Il primo momento chiave dell’incontro è il punto sul 30-30 del quinto gioco con Kovacevic che piazza un passante di rovescio sulla riga e si porta a palla break.
Arnaldi però torna a comandare il gioco, e con l’ace tira un sospiro di sollievo. Sono ben sette i punti diretti per lui nel primo set col fondamentale di inizio gioco, che lo cava d’impiccio anche nel decimo gioco, quello in cui l’americano (già avanti 5-4) sfrutta i tre errori di rovescio di Arnaldi per procurarsi due set point. Il primo vola via insieme al dritto di Kovacevic, mentre Arnaldi trova l’ace sul secondo. Tiene bene anche di fronte alla terza chance il ligure, mentre lo statunitense sbaglia col rovescio.
E come spesso accade in partite così tese, le occasioni mancate possono lasciare un tarlo nella testa di chi ne è suo malgrado protagonista. A parti invertite, l’azzurro si fa trovare pronto e resta lucido, senza strafare. Kovacevic concede e annulla due palle break sul 15-40, ma sulla terza il nastro manda Arnaldi a servire per il set. Che si chiude, forse non a caso, proprio con l’ultimo dei sette ace già menzionati.
Un epilogo che dà ulteriore spinta ad Arnaldi, autore di altri tre ace nel turno d’apertura del secondo set, e poi subito ai vantaggi in risposta nel terzo game. All’opposto rispetto al parziale d’apertura, è infatti il 27enne di New York a faticare molto di più nei propri turni, mostrando però lo stesso coraggio che aveva contraddistinto l’italiano nelle quattro palle break annullate. Sul 2-2, Kovacevic ne cancella due: una forzando l’errore di Arnaldi con un grande rischio, e l’altra con un dritto vincente in contropiede.
Un piccolo rimpianto arriva sulla chance nel sesto game, in cui è il rovescio a tradire Arnaldi. In campo, però, tra i due giocatori si avverte ora una certa differenza. E davanti all’ennesimo momento difficoltà, sotto 0-40 su 4-4, il n. 65 al mondo riesce solo in parte a risalire prima del dritto lungo che consegna le chiavi del match ad Arnaldi. Il cui ultimo turno di battuta, come tutti quelli del secondo parziale, è solo una formalità.