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Non solo erbivoro, chi è Rinky Hijikata il prossimo avversario di Cobolli

Vincitore contro Skatov al primo turno dell'ATP250 di Almaty, l'australiano affronterà l'azzurro per la seconda volta in carriera

di | 14 ottobre 2025

Rinky Hijikata (Getty)

Rinky Hijikata (Getty)

Tre set e oltre due ore di gioco per qualificarsi al secondo turno dell'ATP250 di Almaty e staccare il pass per un secondo turno che già si annuncia spettacolare contro Flavio Cobolli (in programma mercoledì nella tarda mattinata italiana: è il terzo dalle 8, il secondo dalle 9.30).

Lui è Rinky Hijikata, australiano n.114 del mondo con un best ranking da n.64 raggiunto nell'estate del 2024. Ancora digiuno di titoli sul circuito maggiore, Hijikata ne vanta ben tre sul circuito Challenger, tutti vinti sul cemento. Ma è sull'erba che a livello ATP ha colto invece i suoi risultati più importanti.

Il primo è la semifinale giocata e persa a s'Hertogenbosch due anni fa contro Jordan Thompson. Risultato a cui si aggiungono sei quarti di finale - tutti risalenti alle sue ultime due stagioni -, il più prestigioso dei quali raggiunto sull'erba del Queen's dove l'anno scorso fu sconfitto in tre set dallo statunitense Sebastian Korda. Squilli costanti e frequenti a conferma di una predilezione per il verde che quest'anno ha toccato il suo apice a Wimbledon dove in doppio Rinky è riuscito a spingersi fino alla finale poi persa in due set contro i padroni di casa Cash e Glasspool. 

La storia di quella corsa a cui nessuna credeva alla vigilia merita di essere raccontata. Tutt'altro che digiuno della specialità, in cui si impose nello Slam casalingo del 2023 al fianco del connazionale Jason Kubler, l'aussie quest'anno è riuscito a replicare l'exploit in coppia con l'olandese David Pel. I due raccontarono in quei giorni di aver saputo della loro imminente partnership solo di martedì, a un giorno dal loro esordio in tabellone. "Prima neanche ci parlavamo, è incredibile", confessò Pel prima di scendere in campo per la semifinale poi vinta contro i numeri uno del seeding Arevalo e Pavic. 

"E' così - gli fece eco allora Hijikata - E' stata una settimana folle sin qui e mi diverto molto a giocare con David. Ce la metteremo tutta e poi vedremo come andrà a finire". Finì con una finale, l'amarezza non intaccò lo stupore per quanto appena fatto: "Non ci mettiamo alcuna pressione addosso, su di noi non ci sono aspettative, insieme stiamo bene e ci divertiamo e una volta in campo ce la mettiamo tutta, succeda quella che succeda". 

Nella stessa edizione dei Championships, nel tabellone del singolare, Hijikata si rese invece protagonista suo malgrado di un altro episodio curioso. Impegnato contro Ben Shelton al terzo turno e sotto 5-4 nel terzo set, l'allora n.87 del mondo andò a posizionarsi per rispondere a quello che con molta probabilità sarebbe stato l'ultimo turno di battuta del match. Il giudice di sedia invece, resosi conto dell'orario - le 21.30 - e della progressiva assenza di luce decretò conclusi i giochi per quel giovedì rinviando l'esito del match all'indomani. Ripresentatisi in campo al venerdì, Shelton impiegò appena 55" per completare l'opera scusandosi a fine match con il pubblico presente per aver assistito a un match "privo di scambi", dando a tutti appuntamento per la sua prossima uscita "in cui spero possiate godervi qualcosa in più".

Il bilancio degli scontri diretti di Hijikata contro tennisti italiani è al momento in parità: tre vittorie, di cui due contro Matteo Arnaldi e una contro Luca Nardi, e altrettante sconfitte incassate in due occasioni da Luciano Darderi e da Flavio Cobolli l'anno scorso. La sede? Wimbledon, of course. Ad Almaty non ci sarà alcun prato, e per questo il precedente poco aiuta nel pronostico di questa sfida. Importante è però che una rivalità si rinnovi, e i duellanti in questioni sono tra gli interpreti migliori affinché al di là dei numeri anche memoria ed estetica escano appagati dal loro confronto. 

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