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La cronaca della seconda semifinale dell'ATP 500 di Rotterdam, tra Carlos Alcaraz, n. 3 al mondo e prima testa di serie, e Hubert Hurkacz (n. 21)
di Samuele Diodato | 08 febbraio 2025
Se è vero che c'è sempre una prima volta per tutto, Carlos Alcaraz, da questo punto di vista, è piuttosto "frettoloso". Alla prima partecipazione all'ABN Amro Open di Rotterdam, il n. 3 ATP, il più giovane n. 1 di sempre (19 anni e 4 mesi nel settembre 2022), si è regalato anche la sua prima finale in carriera su un campo in cemento indoor. In semifinale, ha sconfitto per la quarta volta su quattro Hubert Hurkacz (n. 21) col punteggio finale di 64 67(5) 63. Un match entusiasmante, che per la verità la testa di serie n. 1 del tabellone avrebbe potuto chiudere più agevolmente se avesse tenuto i due servizi chiave nel tie-break, quando era avanti 5-4.
Domani, nella 22esima finale a livello ATP (16-5 il bilancio) avrà di fronte il n. 8 al mondo Alex De Minaur, che invece ha sconfitto nel pomeriggio l'azzurro Mattia Bellucci (n. 92).
IL MATCH
È un inizio completamente deficitario quello di Alcaraz, quantomeno al servizio. Nel primo turno di battuta, dopo un meraviglioso lob del polacco per lo 0-30, due gratuiti danno il via alla fuga dell’ex Top-10. È troppo bassa la percentuale di prime dell’iberico (55% dopo tre turni), costretto ad annullare una palla del doppio break - con un gran dritto incrociato - nel quarto gioco e poi tre dall’1-4 0-40 (di cui l’ultima con un nastro benevolo).
Quando accelera, nelle prime battute, è sin troppo falloso il n. 3. Quando invece cerca di rallentare, il n. 21 lo punisce prontamente, rubandosi anche la scena su alcuni dei punti più belli (uno scambio a “pittino” nel sesto gioco e uno chiuso con un rovescio fulminante sul 30-30 del settimo gioco). È qui, allo stesso tempo, che la partita cambia totalmente: Hurkacz manca tre palle del 5-3 al servizio, e quindi si ritrova beffato, a rete, alla prima chance di rientro dell’avversario.
Giunto sul 4-4, Alcaraz prende definitivamente il largo. Sciupa tre palle break per il 5-4, ma sulla quarta (dopo un dritto lungo di Hurkacz) un doppio fallo lo manda a servire per chiudere. E da campione, alla prima occasione buona, cristallizza il punteggio sul 6-4 cancellando anche una possibilità di contro-break.
This is so fun to watch ??@carlosalcaraz ???? @HubertHurkacz @abnamroopen | #abnamroopen pic.twitter.com/PWjhnd8Hzo
— ATP Tour (@atptour) February 8, 2025
Varietà di gioco, ricerca del vincente, proiezione verso la rete. Tutte le caratteristiche che hanno reso avvincente il primo parziale, si ripropongono anche nel secondo, con una grande differenza. Questa volta, infatti, restano solo le briciole, per il giocatore alla risposta. Alcaraz si procura tre palle break nel primo game – annullate senza batter ciglio da Hurkacz – e poi più nulla.
Come già successo in tutti i loro tre precedenti (3-0 per il quattro volte campione Slam) si ripropone così il tie-break. È il sesto, nella loro rivalità, e per la prima volta se lo aggiudica Hurkacz (7-5) nel modo più inaspettato possibile. Era sotto 5-4, con due servizi a disposizione per Alcaraz, che ha rimesso tutto in discussione con un doppio fallo pesantissimo. Il mini-break della svolta, sul 5-5, è invece tutto merito della transizione verso la rete del polacco, con una volée che rende impossibile il passante del ragazzo di Murcia.
Taking things to another level ??@carlosalcaraz #abnamroopen pic.twitter.com/Cj0cuKUcMm
— Tennis TV (@TennisTV) February 8, 2025
La freddezza del campione, venuta meno nel momento più importante, si rivede però ai nastri di partenza del set decisivo. Al solito leggerissimo sulle gambe, lo spagnolo gioca totalmente a braccio sciolto e piazza un parziale di 8 punti a 0 al rientro dalla pausa, con tanto di break ai danni di Hurkacz. La cui chance di rientro, sul 2-4 ma avanti 15-30 in risposta, si spengono sulla prima vincente di Alcaraz e su un gran passante nei piedi del campione del Miami Open 2021. L'ultimo turno di servizio, questa volta, il tennista classe 2003 non lo sbaglia. Tra lui e il trofeo lasciato vacante da Jannik Sinner, resta solo - come per l'azzurro - De Minaur.
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