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Toronto: il trionfo di Ben Shelton. Il primo baby champion da dopo Roddick

Gli Stati Uniti celebrano la maturazione di Ben Shelton che si è aggiudicato l'Open del Canada superando in una finale molto combattuta il russo Karen Khachanov per 67 64 76.

di | 08 agosto 2025

Ben Shelton con il suo primo trofeo Masters 1000 vinto a Toronto 2025 (foto Getty Images)

Ben Shelton con il suo primo trofeo Masters 1000 vinto a Toronto 2025 (foto Getty Images)

Gli Stati Uniti celebrano la maturazione completa di Ben Shelton che grazie a una prestazione di altissimo livello si è aggiudicato l'Open del Canada superando in una finale molto combattuta il russo Karen Khachanov per 67 64 76. Il 22enne americano balza così al sesto posto del ranking mondiale e addirittura al quarto nella race che qualifica i primi 8 per le Atp Finals di Torino. Negli ultimi 30 anni soltanto Andy Roddick, tra gli statunitensi, era riuscito a vincere un Masters 1000 così giovane: Andy aveva vinto l'Open del Canada e Cincinnati nel 2003 a da ventenne e Miami 2004 da ventunenne.

"E' una sensazione surreale - ha detto Shelton a fine incontro - e giunge al termine di torneo e di una lunghissima settimana dal percorso sempre travagliato e impervio. Il mio tennis migliore è uscito fuori alla distanza proprio quando contava di più. Ho continuato a insistere con il mio gioco, ho perseverato e sono stato resiliente. Tutte qualità che mi piace molto vedere espresse dal mio carattere".

La finale di Toronto inizia come una gara di sparafucile. Nessuno dei due contendenti riesce a fare più di un punto nei game di risposta, fino al settimo gioco. Qui Shelton manca due palle game da 40-15 e alla seconda occasione subisce il break da un Khachanov freddo, spietato, sempre pronto a pungere da lontano con accelerazioni lungolinea e un tennis perennemente in spinta.

Il russo salva subito una palla del controbreak, si issa sul 5-3, ma sul 5-4, con il servizio a disposizione, subisce l'immediata reazione di Shelton, il quale rientra in partita sul 5 pari. Ora l'americano ci crede e sul 6-5 arriva per tre volte al set point, ma Khachanov resiste e al tie-break (un tie-break anomalo, con 6 mini break nei primi 9 punti) compie l'allungo decisivo chiudendo la frazione per 7 punti a 5.

"Aveva ragione mio padre - ha continuato Shelton -. Karen mi stava bullizzando. Il modo con cui colpiva di dritto, le rasoiate dagli angoli più impensati del campo, il modo stesso con cui serviva, era come dover arginare un treno merci che ti sta venendo addosso. Impensabile avanzare, scomodo scendere a rete quando la palla ti ritorna addosso ancor più veloce di come l'hai scagliata".

La stretta di mano a fine match tra Khachanov e Shelton (foto Getty Images)

La stretta di mano a fine match tra Khachanov e Shelton (foto Getty Images)

Nel secondo set gli scambi e i game sono stati mediamente più lunghi, ma di palle break neppure l'ombra fino al 4 pari. Qui Shelton attacca il rivale, gli strappa la battuta a 15, va a servire per pareggiare il conto dei set e si ritrova subito sotto 0-40. E' la svolta del match. Shelton ritrova la calma, annulla le quattro palle break e poi conquista il set per 6-4.

Nel terzo set le palle break sono miraggi, come pure arrivare ai vantaggi. E allora la decisione è rimandata ai tie-break. Shelton difende con le unghie il prezioso mini break conquistato in avvio, arriva sul 5-2, conquista 4 match point consecutivi e chiude al secondo in trionfo per 7 punti a 3.

Shelton chiude con 16 preziosissimi ace in 17 turni di battuta, 6 doppi falli, il 64% di prime con l'80% di realizzazione: cinque palle break su sei salvate, 2 break messi a segno, 38 vincenti, 45 errori gratuiti. Per il ragazzo di Atlanta è il primo Masters 1000 della carriera e il terzo titolo Atp della carriera dopo Tokyo 2023 (vittoria in finale su Aslan Karatsev) e Houston 2024 (successo su Frances Tiafoe). 

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