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Tokyo: Alcaraz, vittoria col brivido (e incognite future)

All'esordio sul cemento nipponico lo spagnolo batte in due set l'argentino Baez nonostante un infortunio alla caviglia sinistra nel quinto game dell'incontro. Dopo un bel po' di paura Carlos ha completato al meglio il suo compito ma resta qualche dubbio per il prosieguo del torneo

di | 25 settembre 2025

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La grinta di Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

Non è stato un esordio semplice quello di Carlos Alcaraz nel “Kinoshita Group Japan Open Tennis Championships” (ATP 500 - montepremi 2.226.470 dolari) di scena sul cemento dell’Ariake Colosseum di Tokyo. Nonostante il punteggio - 64 62 in un'ora e mezza di gioco - con il quale si è imposto sull'argentino Sebastian Baez, n.41 del ranking). Nel quinto gioco del primo set (2-2 lo score con il sudamericano, che aveva appena ottenuto il contro-break a zero, alla battuta), infatti, il numero uno del mondo al termine di un recupero si è accasciato sul campo con un espressione di autentica paura sul volto.

Dopo il "medical time out", con l'intervento del fisioterapista che gli ha fasciato abbondantemente la caviglia sinistra, lo spagnolo è tornato in campo muovendosi con una certa circospezione. Alcaraz ha brekkato nuovamente Baez nel nono gioco (lo aveva già fatto in avvio di partita) ma il match è stato interrotto di nuovo per diversi minuti, stavolta per chiudere il tetto. Nel box del numero uno del mondo la preoccupazione era piuttosto evidente ma nonostante questo alla ripresa Alcaraz si è assicurato il primo set con un turno di servizio tenuto a zero. E poi nella seconda frazione non c'è stata praticamente storia (due i break, al primo e al quinto game).

“Cerco di avere sempre una mentalità da combattente, in ogni partita e in ogni aspetto. Ho pensato solo 'cerca di fare del tuo meglio, tutto quello che puoi per giocare un buon tennis per il pubblico'. Non potevo deluderli, perché mi sarei sentito in colpa. Quindi ho continuato anche per loro, cercando di rimanere positivo e dando tutto quello che avevo", ha detto Alcaraz.

Lo spagnolo non ha nascosto di aver avuto paura sul momento: "Quando è successo, non mi sentivo affatto bene. Non riuscivo a fare nulla nei primi cinque minuti. Quindi ero preoccupato, perché non avevo la fiducia necessaria per continuare. Ma il fisioterapista è venuto e mi ha messo delle bende che sono state molto efficaci e mi hanno fatto sentire bene, il che per me è stato ottimo. Potevo camminare e ho acquisito molta fiducia nel poter continuare, dopo aver pensato che non ce l'avrei fatta”.

"Ero anche spaventato, sono sincero - ha aggiunto Carlos -. Quando mi sono slogato la caviglia, mi sono preoccupato. Quindi sono felice di essere riuscito a giocare e di aver espresso un buon tennis per finire così bene. Vedremo. Il prossimo giorno e mezzo non sarà facile per me. Cercherò di recuperare, di fare tutto il possibile per essere pronto per il prossimo turno e cercare di giocare e farlo a un livello sufficiente per competere. Anche se ho avuto sfortuna"

Sabato al secondo turno Alcaraz dovrà vedersela con il belga Zizou Bergas, n.45 del ranking. Il 26enne di Lommel al primo turno si è imposto per 16 76(2) 76(4), al termine di una maratona di oltre due ore e tre quarti, sul cileno Alejandro Tabilo, risalito al n.72 ATP dopo il titolo vinto martedì scorso a Chengdu (annullando in finale due match-point a Lorenzo Musetti).

Un 2025 ricco di soddisfazioni per lo spagnolo, tornato in vetta al ranking dopo il successo su Jannik Sinner nella finale dello Us Open: Carlos ha un bilancio di 63 vittorie (contro 7 sconfitte), Laver Cup compresa, che si sono tradotte in 7 titoli - tra cui due Slam: Roland Garros e, appunto, Us Open - oltre ad altre due finali. 

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