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Musetti brilla nella 'prima' a New York: “Sono davvero contento”

Calma, ordine e personalità. Il carrarino ha battuto in quattro set il pericoloso francese Mpetshi Perricard. Al secondo turno se la vedrà con il ‘veterano’ belga Goffin

di | 26 agosto 2025

Lorenzo Musetti in azione (foto USTA)

Lorenzo Musetti in azione (foto USTA)

Mentre a New York si stava costituendo un vero e proprio fan club del piccolo Ludovico, papà Lorenzo Musetti faceva il primo importante passo nel suo US Open 2025. Importante perché il sorteggio non lo aveva certo messo davanti ad un ostacolo banale. Giovanni Mpetshi Perricard e il suo devastante servizio: “È stato sicuramente un primo turno difficile – spiega Musetti nella conferenza stampa post match - . Non arrivavo da molti buoni risultati su questa superficie, quindi oggi sapevo di dover rimanere molto più concentrato; Giovanni è un avversario molto insidioso, pericolosissimo soprattutto con il servizio. Sapevo che avrei dovuto sfruttare le poche occasioni che mi avrebbe concesso e penso di essere riuscito a rimanere calmo e paziente: questa è stata probabilmente la chiave della partita”.
 
Nel match che ha inaugurato la giornata sul ‘Louis Armstrong’, l’azzurro, accreditato della testa di serie numero 10, ha perso il primo set per poi infilare tre set di fila con calma, ordine e personalità: “Ho cercato di concentrarmi solo sulle mie qualità, su ciò che dovevo fare bene – spiega - , e l’ho fatto. Il primo set è stato il più difficile perché non avevo molto ritmo, abbiamo giocato pochi scambi non si entrava mai nel palleggio e lui serviva benissimo. All’inizio sentivo di aver bisogno di tempo per prendere confidenza, anche negli scambi da fondo per prendere il comando. L’obiettivo era provare a rispondere e prendere il controllo con il diritto, e oggi ha funzionato bene. Ho mantenuto anche un livello alto sulla prima di servizio, e di questo sono molto contento”.
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Tornando a Ludovico… la presenza del piccolo Musetti a N.Y. ha dato a Lorenzo una carica in più per il torneo: “Sono stato un mese senza vedere la mia compagna e mio figlio – racconta - , quindi ero felicissimo di arrivare a New York; forse è anche questo il motivo per cui mi sento più motivato e sicuro per questo torneo. Da quando sono diventato padre ho dovuto fare un passo in avanti, diventare più maturo non solo fuori dal campo ma anche dentro. Ogni volta che entro in campo sento di essere un esempio, non solo per mio figlio, ma per tutti i ragazzi e tifosi che mi seguono. Siamo un esempio, il modo migliore per trasmettere la passione è mostrare grande tennis ma anche grande comportamento. Sto lavorando duramente su questo aspetto. Quando sono lontano dalla mia famiglia è difficile, inutile dire il contrario. Ma ho un team basato su grandi valori che si prende cura di me anche quando la mia compagna e mio figlio non ci sono, e sono molto grato per questo.”.
 
Giocare il doppio per affinare anche le armi per il singolo; prima di sbarcare agli US Open Musetti, al fianco di Sonego, si è reso protagonista di un ottimo percorso in doppio a Cincinnati: “Aver fatto lì un ottimo torneo, aver raggiunto la finale del doppio – spiega - mi ha aiutato ad arrivare qui con più fiducia. Ho giocato bene, servizio, risposta, gioco a rete e aggressività, sono tutte cose che cerco di sviluppare su questa superficie e aiutano davvero. La priorità resta il singolo, ma il risultato in doppio mi ha dato ulteriore fiducia per il torneo”.
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