

Nell’ATP Masters 1000 sul cemento della Florida Jannik, secondo favorito del seeding, in semifinale lascia appena giochi al russo nella rivincita della finale dello scorso anno. Domenica la sfida per il trofeo contro il bulgaro Dimitrov (n.11), che ha eliminato in tre set Zverev (n.4)
di Tiziana Tricarico | 29 marzo 2024
Ok, per le prime quattro partite aveva mandato in campo il sostituto. Che aveva svolto il compitino, vincendo ma senza sconvolgere. Poi, al momento di fare sul serio, ecco la versione vera, quasi troppo bella per non pensare che ci sia stato anche l’aiuto dell’avversario. Sta di fatto che con una partita semplicemente perfetta Jannik Sinner ha centrato la sua terza finale al “Miami Open”, secondo ATP Masters 1000 stagionale (combined con il quarto WTA 1000 del 2024) dotato di un montepremi di 8.995.555 che si sta avviando alla conclusione sui campi in cemento dell’impianto dell’Hard Rock Stadium (la “casa” dei Miami Dolphins di football NFL), in Florida. Per l’azzurro si tratta della quarta finale da “1000” in carriera: ha perso quelle giocate proprio a Miami nel 2021, battuto dal polacco Hurkacz, e nel 2023, stoppato da Medvedev, mentre ha vinto quella di Toronto 2023, superando De Minaur.
Il 22enne di Sesto Pusteria, n.3 Atp e secondo favorito del seeding, reduce dalla semifinale ad Indian Wells (dove ha perso contro Alcaraz, poi vincitore del titolo, il primo match di questo 2024 dopo 16 vittorie di fila), in semifinale ha liquidato per 61 62, in appena un’ora e nove minuti di partita, il russo Daniil Medvedev, n.4 del ranking e 3 del seeding, infilando il 21esimo successo stagionale su 22 partite disputate.
"Mi sono sentito benissimo in campo oggi - le parole a caldo di Jannik -: in genere più vai avanti nei tornei e più ti senti a tuo agio. Sono contento del mio match: lui invece ha fatto tanti errori ed io ne ho approfittato. Mi aspettavo una partita durissima, se mi avesse brekkato in avvio di match o all'inizio del secondo set forse sarebbe stato tutto diverso. Però in campo mi sono sentito bene e vedremo cosa succederà in finale”. Miami è sicuramente il “1000” preferito di Sinner, quello della prima finale importante, tre anni fa: “Mi ricordo di non aver dormito la notte prima di quella finale, adesso gestisco meglio queste situazioni. Spero domenica di riuscire a giocare bene. È un torneo importante: se vinco bene, ma se perdo avrò altre chance”.
Sinner ha messo a referto 7 ace e un doppio fallo, il 64% di prime in campo con l’80% dei punti conquistati oltre ad un 59% di punti vinti con la seconda di servizio. Ha annullato tutte e tre le palle-break concesse ed ha chiuso con 17 vincenti a fronte di appena 3 gratuiti (7 contro 9 il bilancio di Medvedev).
Per Jannik sarà la 16esima finale in carriera, la quarta in stagione: 12 i trofei nella bacheca dall’altoatesino, due - Australian Open e Rotterdam - conquistati proprio in questa prima parte di 2024. Domenica Sinner si giocherà il titolo con il bulgaro Grigor Dimitrov, n.12 ATP ed 11esima testa di serie, che ha battuto 64 67(4) 64, dopo oltre due ore e mezza di lotta il tedesco Alexander Zverev, n.5 del ranking e 4 del seeding, contro il quale aveva perso sette delle otto sfide precedenti (e tutte le ultime sette). L’azzurro è in vantaggio per 2-1 nel computo dei confronti diretti con il 33enne di Haskovo: Dimitrov si è imposto negli ottavi sulla terra di Roma nel 2020 ma poi Sinner ha vinto sia al terzo turno proprio a Miami nel 2023 che nei quarti di Pechino, sempre lo scorso anno. Se vincerà il torneo Jannik scavalcherà Alcaraz e sarà n.2 del ranking, ennesimo record.
Jannik's got that Florida feeling ?????
— ATP Tour (@atptour) March 29, 2024
The moment @janniksin reached his fourth ATP Masters 1000 final! @MiamiOpen | #MiamiOpen pic.twitter.com/DlxbZpqXlw
Il remake della finale di dodici mesi fa, vinta dal russo, ma anche quello dell’ultimo atto dell’Australian Open di gennaio, firmato dall’azzurro. Il 28enne moscovita è in vantaggio per 6-4 nel bilancio complessivo dei confronti diretti ma Jannik si è imposto proprio negli ultimi quattro.
Medvedev già in difficoltà nel secondo gioco del primo set: il russo annulla una prima palla-break con un ace ed una seconda ancora grazie al servizio ma sulla terza il cross stretto di diritto di Sinner non perdona (2-0). Medvedev non sfrutta due chance di contro-break immediato e due nastri piuttosto tricolore portano l’azzurro sul 3-0.
Il russo deve fare gli straordinari per cancellare la prima palla del doppio break: Daniil ne cancella altre due ma la quarta è fatale (4-0). L’azzurro non molla un “quindici” (5-0), anzi prova schemi e colpi che potrebbero venir buoni in altre occasioni. Il russo frena l’emorragia (5-1) ma Jannik incamera il 6-1 tenendo per la prima volta la battuta a zero.
Il mood negativo del russo prosegue anche in avvio di seconda frazione e non contribuiscono a migliorare l’umore di Medvedev, peraltro inviperito con il suo box, un paio di risposte fulminanti dell’azzurro che si traducono in un altro break (1-0). Daniil invece continua a rispondere piuttosto male e Sinner conferma il vantaggio (2-0).
Il russo muove il punteggio (2-1) e nel quarto game si procura una chance per il contro-break ma l’altoatesino si salva e poi allunga (3-1). Con un lungolinea da paura Sinner si procura l’opportunità del doppio break che un Medvedev in stato confusionale gli serve su un piatto d’oro (4-1). L’azzurro vola sul 5-1, il russo - che va davvero tanto di fretta - prova a rendere il passivo un tantino meno pesante (5-2). Ma solo un po’ visto che Jannik recupera da 0-30 e chiude 6-2.
Quest’anno solo cinque giocatori sono riusciti a strappare almeno un set all’azzurro: Djokovic e Medvedev (Australian Open), Monfils (Rotterdam), Alcaraz (Indian Wells) e Griekspoor proprio a Miami (al terzo turno).
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