

Sul cemento del William H.G. FitzGerald Tennis Center i due azzurri (n.1) superano in due set il monegasco Nys ed il francese Roger-Vasselin (n.3). Per “Bole” & “Wave” è il settimo trofeo in carriera conquistato insieme
di Tiziana Tricarico | 27 luglio 2025
Quarto titolo stagionale e settimo complessivo (su 13 finali disputate) per Simone Bolelli e Andrea Vavassori che hanno conquistato il trofeo del “Mubadala Citi DC Open” (ATP 500 - montepremi 2.396.115 dollari) andato in scena sul cemento del William H.G. FitzGerald Tennis Center di Rock Creek Park a Washington, la capitale degli Stati Uniti.
In finale i due azzurri (rispettivamente n.12 e n.14 del ranking di doppio), primi favoriti del seeding e quinti nella Race to Turin, hanno battuto per 63 64, in poco più di un’ora e un quarto di partita, il monegasco Hugo Nys (n.20) ed il francese Edouard Roger-Vasselin (n.21), terze teste d serie e noni nela Race. Simone e Andrea hanno vinto 33 punti su 38 quando hanno messo in campo la prima (87%): i francesi hanno fatto addirittura meglio, 28 su 31 (90%), ma la pessima percentuale con la seconda di servizio, 25% contro il 54%, ha fatto la differenza. Il bolognese ed il torinese hanno trasformato 2 palle-break su 4 ed hanno annullato l’unica concessa (quella che avrebbe potuto riaprire l'incontro) con un ace.
Our teamwork is golden ??
— ATP Tour (@atptour) July 27, 2025
Top seeds @BolelliSimone and Andrea Vavassori defeat Nys/Roger-Vasselin 6-3 6-4 to capture the title in Washington! @mubadalacitidc | #MubadalaCitiDCOpen pic.twitter.com/laMOIUl2uK
Il match. Giornata decisamente calda: 32° e prospettive peggiori per le ore successive. Nel primo set il punteggio segue i turni di battuta fino al sesto gioco quando, con Nys al servizio, il diritto anomalo di “Wave” pizzica la riga ed arrivano tre palle-break di fila per gli azzurri: i francesi annullano le prime due ma sulla terza la risposta di Vavassori nei piedi costringe Nys a sotterrare in rete la volée (4-2). Bolelli mette in campo la prima con efficacia ed il vantaggio è confermato (5-2). Nys continua a sbagliare qualcosa di troppo ma Roger-Vasselin riesce a rimanere in scia (5-3). Con un ace, però, Vavassori incamera il 6-3.
Nys inizia la seconda frazione con un doppio fallo: poi arrivano tre risposte micidiali degli azzurri ed il break è servito (1-0). Con un bel turno di servizio robusto Vavassori conferma il vantaggio (2-0). Entra in campo il supervisor ed escono invece i giocatori: c’è pericolo di fulmini ed il match è sospeso. Poi arriva anche la pioggia. Dopo un paio d’ore si ricomincia ma sul campo John Harris.
La pausa per fortuna non ha cambiato gli equilibri: Roger-Vasselin tiene il servizio imitato da Bolelli (3-1). Non succede più nulla: gli azzurri veleggiano verso il traguardo, i francesi provano a restare a contatto (4-3 e 5-4). Vavassori - assolutamente il migliore in campo - va a servire per chiudere: con uno smash negli immediati dintorni della riga Bolelli si procura il match-point che Roger-Vasselin cancella con una risposta assassina ma sul secondo match-point, che però è anche palla-break, “Wave” piazza l’ace (6-4).
A Washington Bolelli e Vavassori dopo l’esordio complicato contro i francesi Doumbia (n.27 del ranking di doppio) e Reboul (n.26), noni nella Race to Turin, hanno battuto in due set nei quarti la coppia composta dall’austriaco Erler (n.44 del ranking di doppio) e dall’altro americano Galloway (n.36), promossi dalle qualificazioni: in semifinale altra vittoria in rimonta sul britannico Skupski (n.13 del ranking di doppio) e sull’australiano John-Patrick Smith (n.61).
Per “Bole” & “Wave” un 2025 fin qui piuttosto buono: il 39enne bolognese di Budrio e il 30enne torinese, hanno vinto i titoli del “250” di Adelaide e dei “500” di Rotterdam, di Amburgo e ora di Washington (portando a sette il computo complessivo) ed hanno raggiunto la finale anche all’Australian Open (la seconda di fila) e ad Halle.
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