Sorrisi e atmosfera rilassata dopo il successo in due set sullo spagnolo Granollers e l’argentino Zeballos nel secondo turno di round robin del “Peter Fleming Group” per il bolognese ed il torinese: “Grazie al pubblico che ci spinge ad ogni punto”. La fotogallery della vittoria che vale la semifinale alle Nitto Atp Finals
di Max Grassi, da Torino | 11 novembre 2025
Definire le Nitto ATP Finals un evento speciale è certamente riduttivo. Perché per Simone Bolelli, 40 anni da Budrio, e Andrea Vavassori, 30enne di casa a Torino, questo può essere il torneo della vita. “È una sensazione pazzesca - attacca Simone - già lo scorso anno abbiamo avuto l'opportunità di giocare qui ma quest'anno penso che siamo arrivati più preparati, più concentrati. Il pubblico è incredibile. Abbiamo giocato due ottime partite, soprattutto quella odierna dove abbiamo espresso un livello ancora più alto del primo match. Il pubblico ci spinge ad ogni punto e noi cerchiamo di dare il meglio. Non vediamo l'ora che arrivi la terza partita".
“Mi sono divertito molto - gli fa eco Andrea - in queste due partite. Una delle migliori atmosfere in cui abbia mai giocato. Cerco sempre di coinvolgere il pubblico in modo rispettoso, cercando di portare più energia in campo perché il doppio ne ha bisogno: è tutto molto veloce e credo che per gli spettatori sia molto divertente da guardare dal vivo. Oggi è stata una partita di alto livello. L’obiettivo era quello di mettere energia in ogni punto, cercando di stare sempre insieme, guardandoci negli occhi. Penso che sia stata la chiave della nostra vittoria”.
“In questi due anni - continua Vavassori - abbiamo fatto tante esperienze, giocando tre finali Slam, tornei dove la pressione è altissima. Più è alta la posta e più ci carichiamo. Sentire che il pubblico ti trascina, punto dopo punto, è una sensazione fantastica. Mentre giochiamo non pensiamo al risultato, cerchiamo di goderci il momento perché chiaramente non era scontato essere qui questa settimana. Certo, si gioca sempre per vincere ma per noi non è un’ossessione. Cerchiamo di dare il meglio ogni giorno, sia in partita che in allenamento. Quindi non guardiamo troppo avanti e godiamoci questa vittoria”.

Bolelli e Vavassori on fire: semifinali a Torino
“Se dopo lo scorso match ho detto che meritava di stare nella top 5 della nostra carriera - ha sottolineato Bolelli - quello di oggi vale la top 3. Una partita eccezionale, abbiamo salvato qualche momento delicato e stiamo riuscendo ad essere un pochino più freddi nei momenti importanti. Stiamo cercando di prendere le poche chance che ci vengono concesse perché questo è il doppio… istintivo e veloce. Sappiamo che ogni match verrà deciso da pochi momenti, quindi cerchiamo di arrivare freschi per il match, con la carica giusta”.
Nel prossimo match incontreranno i tedeschi Krawietz e Puetz: un pensiero già ad un’eventuale sfida a Bologna per la Coppa Davis? È ancora Bolelli a rispondere: “No, ora siamo qua, Bologna sarà un'altra cosa, un'altra atmosfera, e se mai dovessimo giocare, sarà una partita completamente diversa. Con la testa stiamo qua. È vero, siamo già qualificati ma vogliamo vincere, andremo in campo con la stessa intensità che abbiamo avuto il primo giorno e oggi”.
“Mi piacerebbe - conclude Vavassori - fare qualcosa che in Italia non è mai stato fatto. Non c'è mai stato uno specialista di doppio o una coppia di specialisti come la nostra. Abbiamo sempre avuto dei grandissimi singolaristi che hanno giocato il doppio, esempi pazzeschi come Pietrangeli, Panatta, Bertolucci, Simone insieme a Fognini. Stiamo cercando di fare qualcosa di unico per il nostro tennis”.