Il Profilo
Oggi è ricordato soprattutto per essere stato coach di Roger Federer per un paio d’anni, quando lo svizzero voleva a tutti costi migliorare il suo tennis sulla terra battuta, ma Toni Roche è stato anche un ottimo giocatore del passato. L’australiano è stato numero 2 nelle classifiche del tempo redatte per il Daily Telegraph dal giornalista britannico Lance Tingay, vincendo proprio sulla terra – al Roland Garros del 1966 – il suo unico titolo Slam. È arrivato in finale anche a Wimbledon e Us Open, mai nello Slam di casa, perdendo quattro volte in semifinale.
Oltre alla buona carriera in singolare, Roche è stato uno dei migliori doppisti dell’epoca, insieme al fido John Newcombe, aggiudicandosi la bellezza di quindici Major fra doppio maschile (13) e misto (2), e sfiorando il Grande Slam nel 1967. Nel suo palmarés anche quattro vittorie in Coppa Davis: 1965, 1966, 1967 e 1977. L’ATP gli riconosce un totale di 11 titoli in singolare, quelli arrivati dopo la nascita dell’Era Open (1968), ma considerando anche il periodo dilettantistico Roche ne ha vinti molti di più.
Oltre a Federer, Roche ha lavorato anche con altri campioni quali Ivan Lendl, Pat Rafter e Lleyton Hewitt, e oggi ha ancora un ruolo importante in Tennis Australia, visto che insieme allo stesso Hewitt si occupa della nazionale di Coppa Davis. Membro della Hall of Fame dal 1986, è considerato una delle leggende dello sport australiano, malgrado abbia vinto meno rispetto ad altri connazionali dell’epoca.