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Maureen Connolly

I Numeri

16
ANNI AL PRIMO TRIONFO
1
GRANDE SLAM
20
ANNI AL RITIRO
Match
IL PRIMO SLAM

Non aveva ancora compiuto 17 anni nel 1951 quando vinse i Campionati USA battendo Shirley Fry

Match
LA PRIMA DONNA

Nel 1953, infilando Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Championships, fu la prima donna a fare Slam

Vittoria
COSTRETTA ALL'ADDIO

A 19 anni si ruppe malamente una gamba in un incidente a cavallo. Annunciò il ritiro l’anno seguente: aveva solo 20 anni

Il Profilo

San Diego 17/9/1934 – Dallas 21/6/1969
La chiamano Little Mo – “Big Mo” era una corazzata ricopertasi di gloria durante la guerra sui mari– per le cannonate che tirava e come tale la piccola Maureen solca gli oceani tennistici lasciando dietro di sé una scia quasi ininterrotta di successi: in poco più di quattro anni conquista il mondo e solo Doris Hart (due volte), Shirley Fry e Beverly Fleitz riescono a batterla. Partecipa a tre Wimbledon senza perdere un solo match e nel ’53 - prima donna nella storia - realizza il Grande Slam femminile.
Eppure arriva al tennis per caso o meglio ancora per ripicca: la madre vagheggia per lei il palcoscenico, ballerina o cantante, ma la piccola Maureen sogna un cavallo che non può avere, che la madre non le vuol regalare. Niente cavallo, niente canto o ballo. Prova con il tennis e gli inizi non sono facili ma la piccola Maureen è cocciuta, testarda come un mulo e alla fine ha la meglio su tutto e tutti.
E’ una macchina di classe, di grandissima classe, che sviluppa un gioco profondo, da fondo campo, non sbaglia un colpo, specie con quel suo mitico dritto eseguito con estremo anticipo. E poi nel serbatoio ha tanta di quella benzina che le consente di correre per ore e ore senza stancarsi mai.
A Roma arriva nel ’53 da grande favorita ma contro Doris Hart perde l’unica finale importante della carriera e si consola vincendo il doppio. Torna l’anno dopo e in finale rifila un secco 6/3 6/0 a Patricia Ward (che vincerà a Roma nel ’55). La storia tennistica di Little Mo si spezza con la gamba che si rompe nell’estate del ’54 per una caduta da cavallo (investita da un camion), quella passione mai venuta meno e che la tradisce al culmine di una carriera appena iniziata.