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Jimmy Connors

I Numeri

109
I titoli vinti in carriera
1274
Gli incontri conquistati
23
Gli anni di carriera
Match
Rivoluzione T2000

In un periodo in cui tutti i giocatori utilizzavano ancora telai di legno, Connors fu il primo a sperimentare un attrezzo di acciaio, la mitica Wilson T2000. Costruita appositamente per lui, la utilizzò fino al 1984, quando si erano già diffuse altre tecnologie più avanzate e performanti.

Match
Longevità

Roger Federer ha fatto sembrare normale vincere titoli Slam a 37 anni, ma un tempo era raro trovare giocatori particolarmente competitivi a certe età. Connors, invece, ha vinto titoli Slam dopo i 30 anni e gli ultimi titoli ATP a 37.

Vittoria
Anno d'oro 1974

La miglior stagione della carriera di Connors è stata il 1974, quando è diventato il secondo di sempre (all'epoca) a vincere tre titoli Slam nella medesima stagione. Trionfò a Melbourne, Londra e New York, senza partecipare al Roland Garros.

Il Profilo

Roger Federer è sempre più vicino e ci sta facendo un pensierino, ma per ora il record di incontri e di titoli conquistati in carriera resta di Jimmy Connors, con 109 titoli e 1274 partite vinti. Dati ideali per inquadrare la carriera di “Jimbo”, non solo fortissimo ma anche particolarmente longevo, in un’epoca nella quale giocare oltre i trent’anni non era così comune. Lui, invece, è arrivato addirittura fino a 43, vincendo gli ultimi titoli a 37 e fissando vari record di anzianità superati solo da Federer.

Il palmarès dello statunitense, numero uno del mondo per un totale di 268 settimane fra 1974 e 1983, conta su otto titoli Slam in singolare (tutti eccetto il Roland Garros) e due in doppio, più una svariata serie di altri successi importantissimi. In virtù della sua longevità, ha avuto rivalità con tantissimi campioni del passato, come Borg, Nastase, Vilas, McEnroe, Lendl e altri, ed è stato il primo fra i big ad abbandonare i telai di legno per passare alla mitica Wilson T2000, la madre di tutte le racchette arrivate negli anni seguenti.

Di Connors si ricordano un rovescio piattissimo (fu uno dei primi a preferirlo con grande continuità a slice e top spin), le qualità in risposta – colpo oggi fondamentale – e l’enorme fame di vittorie che l’ha reso il più titolato di sempre. Membro della Hall of Fame di Newport dal 1998, dopo il ritiro si è allontanato dal mondo del tennis, ricomparendo solo per lavorare come telecronista e per circa due anni come coach di Andy Roddick. Più recentemente, invece, ha collaborato per un breve periodo con Maria Sharapova e con Genie Bouchard.