Il Profilo
È fra le più forti di tutti i tempi, eppure non è la più forte nemmeno della sua famiglia. Problemi del cognome Williams, o di essere sorella di quella Serena che ha dominato per anni, e anche oggi che vince meno resta comunque la presenza più ingombrante del Tour. Tuttavia, la sorella Venus – di un anno più anziana – ha saputo comunque ritagliarsi il suo grande spazio, con sette titoli Slam in singolare (e altri quattordici fra doppio e misto), le WTA Finals, quattro ori olimpici e 11 settimane da numero uno WTA.
Il segreto del suo successo è semplice: invece che soffrire lo spessore della sorella è sempre stata la sua prima tifosa e l’ha presa come esempio, per essere ancora in pista a lottare a 39 anni, quando i risultati non sono più quelli di una volta e anche il fisico ha già chiesto il conto più volte, in primis con la sindrome di Sjögren, malattia che le costa fatica e dolori muscolari. Ma Venere non ne fa un problema e va avanti, a caccia di un ultimo grande exploit, spinta dall’amore per quel gioco che ha permesso a lei e alla sorella di diventare due icone dello sport, e portare avanti battaglie sociali che vanno ben oltre racchette e palline.
In totale, in una carriera iniziata nel lontano 1994 (sì, oltre 25 anni fa!) la statunitense ha vinto oltre 800 incontri e collezionato 49 successi nel Tour, giocando la prima finale Slam nel 1997 e l’ultima vent’anni più tardi, quando papà Richard – l’uomo al quale lei e Serena devono tutto – si era già fatto da parte da un po’, e quando la sua carriera sembrava dovesse essere già finita da anni. Invece continua, per il momento senza una data di scadenza.