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Thomas Fabbiano

I Numeri

4
L'età a cui ha iniziato a giocare
2016
L'ingresso nella top-100
6
I titoli ATP Challenger
Match
Grand Slam Man

Thomas Fabbiano ha ottenuto i suoi risultati più prestigiosi nei tornei del Grande Slam, arrivando al terzo turno a Melbourne, Wimbledon (2 volte) e New York

Match
Il primo top-10

Nel 2019, a Wimbledon, Thomas ha ottenuto la prima vittoria contro un top-10, battendo il n.6 Stefanos Tsitsipas al primo turno, col punteggio di 6-4 3-6 6-4 6-7 6-3

Vittoria
Piatti Tennis Center

La struttura dove Fabbiano si allena, da fine 2018. Il suo coach è Federico Placidilli, genovese classe 1985, al primo incarico nel tennis che conta

Il Profilo

Dopo una brillante carriera juniores, il tennista di Grottaglie si è consacrato fra i grandi nell’aprile del 2016, a quasi 27 anni, raggiungendo per la prima volta la top-100 Atp. Da allora è salito fino al best ranking di numero 70, sopperendo ai limiti di statura con tanta grinta e con un tennis diventato via via sempre più incisivo. Tanto che il meglio l’ha mostrato nei tornei del Grande Slam, raggiungendo per quattro volte il terzo turno e battendo alcuni giocatori di spessore, su tutti Stefanos Tsitsipas e Stan Wawrinka.

La semifinale del 2019 sull’erba di Eastbourne è il suo miglior risultato in carriera nel circuito Atp, mentre a livello Challenger ha conquistato sei titoli, cinque dei quali in Asia. Figlio di Stefano, medico, e Giovanna, estetista, Thomas ha iniziato a giocare all’età di 4 anni al Circolo tennis di San Giorgio Ionico, e poi ha girato mezza Italia. Tirrenia, Roma e Foligno le tappe più importanti, prima dell’approdo a fine 2018 al Piatti Tennis Center di Bordighera, dove si allena sotto la guida di Federico Placidilli.

Cresciuto con Marat Safin e Andre Agassi come modelli, Fabbiano ha nel diritto il colpo col quale costruisce il gioco e prova a prendersi i punti, e pur preferendo il cemento ha un rendimento simile su tutte le superfici. Convocato per due volte nella nazionale italiana di Coppa Davis, nel 2016 ha fatto parte della spedizione azzurra ai Giochi Olimpici di Rio De Janeiro, coronando uno dei suoi sogni da bambino.