Il Profilo
C’è chi per vincere il primo titolo ATP ha impiegato anni e anni di tornei nel Tour, e chi se n’è fatti bastare appena sei. Al sesto Thiago Seyboth Wild aveva già il titolo in mano, il primo a livello ATP per un ragazzo nato nel nuovo millennio. Sembrava scontato che il ruolo di primo spettasse a Felix Auger-Aliassime, invece se l’è preso lui, che dopo un brillante passato da juniores (con un titolo allo Us Open nel 2018) punta a far rivivere al Brasile gli anni d’oro di “Guga” Kuerten, che diventò n.1 ATP quando lui aveva solo pochi mesi.
Figlio di Claudio Ricardo, responsabile di alcune accademie in Brasile, e di Gisela Christine, medico, Seyboth Wild ha vissuto una crescita repentina quando a 14 anni si è trasferito a Rio De Janeiro, dove ha gettato le basi più importanti della sua futura carriera nel Tour. Da under 18 è stato numero 8 al mondo, mentre fra i professionisti ha mostrato subito di avere il tennis per fare grandi cose, vincendo il primo Futures a soli 17 anni e il primo Challenger a fine 2019 sulla terra di Guayaquil, in Ecuador.
Seyboth Wild ha iniziato a giocare a tennis a 4 anni, seguendo le orme del padre. Tifosissimo di Rafael Nadal, sogna un trionfo al Roland Garros, e si accontenterebbe volentieri di riuscire a ottenere il 20% di ciò che Nadal ha conquistato in carriera. Il suo colpo migliore è il diritto, mentre la sua miglior qualità – parole sue – è il non conoscere la paura, in nessuna forma. Col titolo a Santiago è diventato il più giovane a vincere un torneo della “Gira Sudamericana” proprio dai tempi di Nadal, campione nel 2005 ad Acapulco.