Maria Sharapova

Il Profilo

Nata a Nyagan da Yuri, un capocantiere, e Yelena, un’insegnante, ha iniziato a giocare a 4 anni. Quando ne aveva solo sei ha avuto la possibilità di incontrare Martina Navratilova durante un’esibizione a Mosca. Nel 1994 si è trasferita con suo padre a Brandeton, in Florida, per allenarsi all’Accademia di Nick Bollettieri, e per oltre due anni non ha potuto vedere sua madre, rimasta in Russia per problemi finanziari e di visto.

La sua caratteristica è quella di non mollare mai. Il suo tennis è fatto di colpi potenti dalla meccanica fluida. Il migliore è il rovescio, spesso devastante, mentre il servizio negli anni è diventato più preciso ma meno potente (ha dovuto modificare il movimento a seguito di una borsite alla spalla destra che nel 2008 l’ha costretta ad operarsi): in compenso la risposta è diventata micidiale mentre alla volée continua a preferire lo schiaffo al volo.

Non è solo una campionessa arrivata fino numero uno del ranking - prima russa di sempre - ma è anche un’icona dello star system e una grande promotrice di se stessa (ha preteso dal brand che la veste, fin quasi da quando ha frequentato il circuito maggiore, degli outfit personalizzati). Per il suo 15esimo compleanno si è “regalata” il primo titolo ITF, vinto senza perdere un set a Gunma, in Giappone. Ed anche il primo trofeo Wta è arrivato nella terra del Sol Levante: a settembre del 2003, al Japan Open di Tokyo.