Il Profilo
Ha iniziato a giocare a tennis a 7 anni spinto dallo zio, Gabriele Palpacelli, storico maestro di tennis siciliano, ed è cresciuto ammirando Marat Safin (che ha avuto l’occasione di incontrare a Parigi durante la sua fantastica cavalcata nel 2018). A 17 anni ha lasciato la sua Palermo per andare ad allenarsi a Caldaro, in Alto Adige, con Massimo Sartori, coach di Seppi, mentre da qualche stagione a seguirlo c’è Simone Vagnozzi.
Dotato di un servizio efficace (ottimo il kick da sinistra) e di un bel diritto, oltre ad una buona sensibilità sul drop-shot, Marco nel tempo ha migliorato tantissimo il rovescio ad una mano, colpo che oggi è una valida alternativa nella ricerca di vincenti, soprattutto lungolinea.
Ad Umago, in Croazia, nel 2012 “Ceck” ha conquistato il suo primo torneo Itf mentre a San Marino, l’anno successivo, è stata la volta del primo trofeo challenger. Nel 2018 dei record ha invece realizzato il sogno di una vita: vincere un titolo Atp. Il successo è arrivato a Budapest, sulla sua superficie preferita, la terra, dove Cecchinato, ripescato in tabellone come lucky loser, è diventato il 23esimo tennista italiano a vincere un torneo del tour.
Il 25 febbraio del 2019, salendo in 16esima posizione è stato - per la prima volta - il primo azzurro nel ranking mondiale (il 30esimo numero uno d’Italia della storia).