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Marco  Cecchinato

I Numeri

13
portafortuna
2016
stagione
8
leggende
Match
Scaramanzia tatuata sul polso

Il numero che da sempre considera suo alleato, tanto da esserselo fatto tatuare sul polso destro. Non modifica mai le sue routine portafortuna.

Match
L'esordio in Coppa Davis

Convocato per la sfida di Pesaro contro la Svizzera - secondo siciliano a vestire la maglia azzurra dopo Di Mauro - ha battuto Bossel.

Vittoria
Primo semifinalista Slam del 21°secolo

Al Roland Garros 2018 diventa l’8° azzurro in semifinale dopo De Morpurgo, De Stefani, Merlo, Pietrangeli, Sirola, Panatta e Barazzutti.

Il Profilo

Ha iniziato a giocare a tennis a 7 anni spinto dallo zio, Gabriele Palpacelli, storico maestro di tennis siciliano, ed è cresciuto ammirando Marat Safin (che ha avuto l’occasione di incontrare a Parigi durante la sua fantastica cavalcata nel 2018). A 17 anni ha lasciato la sua Palermo per andare ad allenarsi a Caldaro, in Alto Adige, con Massimo Sartori, coach di Seppi, mentre da qualche stagione a seguirlo c’è Simone Vagnozzi.

Dotato di un servizio efficace (ottimo il kick da sinistra) e di un bel diritto, oltre ad una buona sensibilità sul drop-shot, Marco nel tempo ha migliorato tantissimo il rovescio ad una mano, colpo che oggi è una valida alternativa nella ricerca di vincenti, soprattutto lungolinea.

Ad Umago, in Croazia, nel 2012 “Ceck” ha conquistato il suo primo torneo Itf mentre a San Marino, l’anno successivo, è stata la volta del primo trofeo challenger. Nel 2018 dei record ha invece realizzato il sogno di una vita: vincere un titolo Atp. Il successo è arrivato a Budapest, sulla sua superficie preferita, la terra, dove Cecchinato, ripescato in tabellone come lucky loser, è diventato il 23esimo tennista italiano a vincere un torneo del tour.
Il 25 febbraio del 2019, salendo in 16esima posizione è stato - per la prima volta - il primo azzurro nel ranking mondiale (il 30esimo numero uno d’Italia della storia).