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Lorenzo Sonego

I Numeri

105
Posizioni
1
Torneo
2
Challenger
Match
Guadagnate in 12 mesi

Nel 2018 ha iniziato la stagione da numero 212 del mondo. L'ultima settimana di dicembre era numero 107

Match
Junior disputato

Ha iniziato a 11 anni, ma da junior si è iscritto a un solo torneo, perdendo al primo turno di qualificazioni a Firenze nel 2012

Vittoria
Vinti in carriera

Ha centrato due vittorie nelle tre finali Challenger raggiunte, a Ortisei nel 2017 e a Genova nel 2018. Ha perso a Ismaning nel 2017

Il Profilo

Grande tifoso del Torino, Sonego ha ottenuto il primo punto ATP nel 2014, dopo aver raggiunto da qualificato i quarti al Futures di Pontedera. Nel 2015 vince il primo titolo ITF, a Santa Margherita di Pula. Nel maggio del 2016 debutta nel circuito ATP agli Internazionali BNL d'Italia: in tabellone grazie a una wild card, cede al primo turno contro João Sousa.

Il suo talento esplode nell'autunno del 2017. Il 2 ottobre è numero 435 del mondo, in due settimane sale al numero 265. Vince un altro Future a Santa Margherita di Pula e il suo primo Challenger, a Ortisei, con una striscia di 10 set di fila dopo aver perso il primo. La settimana successiva perde in finale al Challenger di Ismaning e chiude la stagione da numero 2012 del mondo.

Nel 2018 si qualifica per l'Australian Open e supera Robin Haase festeggiando la prima vittoria in carriera nel circuito maggiore. Si spinge al secondo turno anche a Roma e allo Us Open. Questo risultato, insieme alla vittoria del Challenger di Genova, gli consente di entrare per la prima volta in top 100. In stagione, salva due match point al polacco Hurkacz e sconfigge Gasquet nel percorso verso il primo quarto di finale ATP a Budapest. Chiude l'anno da numero 86 e nel 2019 continua la sua scalata.

Allenato da Gian Piero “Gipo” Arbino, che lo segue da quando ha undici anni, raggiunge i quarti a Marrakech, dopo aver superato le qualificazioni, e soprattutto a Montecarlo, anche grazie alla prima vittoria contro un top 20, il russo Karen Khachanov. È la prima volta che si spinge così avanti in un Masters 1000. Spicca per capacità di equilibrio. Gli piace giocare davanti a un pubblico appassionato, ma rimane freddo nelle decisioni. Ha vissuto per anni il tennis come una parte importante della vita ma non l'unica. Ha mantenuto le storiche amicizie torinesi che poco c'entrano con la carriera sportiva, ne ha costruite altre con i tennisti italiani. Grazie ai risultati nel Principato, entra per la prima volta tra i primi 70 del mondo.