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Hubert Hurkacz

I Numeri

5
L'età di quando ha iniziato a giocare
37
Gli anni di digiuno della Polonia
2019
L'anno del primo titolo ATP
Match
Next Gen ATP Finals

Hurkacz è stato uno dei protagonisti della seconda edizione delle Next Gen ATP Finals. Ha battuto Jaume Munar, ma si è arreso a Frances Tiafoe e Stefanos Tsitsipas. Nel 2018 ha ricevuto una nomination per il Newcomer of the Year Award dell'ATP

Match
Craig Boynton

Durante il BNP Paribas Open del 2019, Hurkacz ha ufficializzato l'inizio della collaborazione con il coach statunitense Craig Boynton, già a fianco di giocatori come Courier, Fish, Isner, Querrey e Johnson

Vittoria
L'erede di Fibak

Dopo aver sognato troppo poco con Jerzy Janowicz, esploso ma poi frenato dagli infortuni, oggi il tennis polacco ripone in Hurkacz le speranza di ritrovare un giocatore capace di arrivare fra i primi 10 al mondo

Il Profilo

L’attesa è stata lunga, ma 37 anni dopo il trionfo di Wojtek Fibak a Chicago la Polonia ha finalmente ritrovato un giocatore capace di conquistare un titolo ATP. Il grazie va a Hubert Hurkacz, spuntato dal nulla o quasi nel 2018, quando è riuscito a suon di buoni risultati nei tornei Challenger a qualificarsi per le Next Gen ATP Finals, e poi andato sempre più su, fino a raggiungere il terzo turno a Wimbledon, guadagnare un posto nei primi 40 del mondo e trionfare all’ATP 250 di Winston Salem.

Dotato di un gran servizio, omaggio dei 196 centimetri di statura, e di un tennis piatto e potente, “Hubi” ha iniziato a giocare all’età di cinque anni, nel desiderio di imitare mamma Zosia, oggi proprietaria di un’agenzia immobiliare ma in passato campionessa polacca nelle categorie giovanili. Papà Krzysiek, invece, lavora come manager per una compagnia internazionale che opera nel campo medico. Cresciuto ammirando Roger Federer e Michael Jordan, Hubert è un grande appassionato di pallacanestro e auto, tanto che se non avesse fatto il tennista avrebbe provato una delle altre due strade.

Amante dei campi in cemento, che ne esaltano lo stile di gioco, Hurkacz ha inaugurato durante il torneo di Indian Wells una collaborazione col coach statunitense Craig Boynton, già a fianco di tanti ottimi giocatori. I risultati gli hanno dato ragione: ha raggiunto il suo primo quarto di finale in un Masters 1000, e poi ha proseguito una crescita che sembra destinata a portarlo piuttosto in alto. L’obiettivo è la top-10: dovesse trovare un pizzico di continuità in più, il traguardo sembra alla sua portata.