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Feliciano Lopez

I Numeri

24
Gli anni di attività nel circuito pro
7
I titoli vinti in carriera
17
Le stagioni consecutive chiuse fra i primi 100
Match
Mutua Madrid Open

Il torneo di cui è direttore. Ha preso il timone del combined madrileno nel 2019, da giocatore ancora in attività

Match
Roland Garros

Lo Slam vinto in doppio, nel 2016, in coppia con l'amico fraterno Marc Lopez. Insieme hanno disputato anche le ATP Finals

Vittoria
Tutte le superfici

Feliciano Lopez è uno dei pochi tennisti a vantare un titolo ATP su tutte le superfici: erba, terra, cemento e veloce indoor

Il Profilo

Figlio di un maestro di tennis, sin dagli albori della propria carriera il mancino di Toledo si è distinto dagli altri spagnoli per il suo stile di gioco, preferendo i campi rapidi e il tennis d’attacco. Qualità che l’hanno reso uno degli ultimi giocatori serve&volley del circuito, regalandogli le più grandi soddisfazioni sull’erba, con quattro titoli ATP e tre quarti di finale sui sacri prati di Wimbledon. In carriera ha vinto quasi 500 incontri a livello ATP, chiudendo nei primi 100 per 17 stagioni consecutive.

Coetaneo di Roger Federer, Lopez è uno dei giocatori più longevi del Tour. Ha annunciato il ritiro al termine della stagione 2019, la sua ventiquattresima nel circuito professionistico. Ha giocato la sua prima partita ITF nel 1996, mentre a livello ATP ha debuttato nel 1998. Da allora ha vinto sette titoli su quattro superfici diverse (terra, erba, cemento e veloce indoor), oltre a quattro Coppa Davis con la sua Spagna. È anche un ottimo doppista: con Marc Lopez ha vinto il Roland Garros nel 2016, e ha partecipato alle ATP Finals.

Una delle ultime fiammate della sua carriera l’ha regalata nel 2019 all’ATP 500 del Queen’s: l’hanno omaggiato di una wild card in quanto campione due anni prima, e lui ha ripagato gli organizzatori vincendo il titolo, a 37 anni compiuti, da n.113 al mondo. Non pago, ha poi trionfato anche in doppio, in coppia col rientrante Andy Murray. Amatissimo dalle donne per un fascino con pochi eguali nel mondo del tennis, ha già gettato le basi per il futuro senza racchetta: dal 2019 è direttore del Mutua Madrid Open.