Il Profilo
La prima racchetta l’ha impugnata a 7 anni in Romania, paese dei genitori, ma solo perché la famiglia era momentaneamente tornata a vivere a Pitesti. Per il resto, Bianca Andreescu è nata e cresciuta a Mississauga, nell’Ontario, ed è lì che i tecnici di Tennis Canada l’hanno notata nel 2011, decidendo di puntare su di lei per il futuro. Otto anni dopo si ritrovano una top-15, nonché la prima giocatrice di casa capace di vincere il Canadian Open dal lontano 1969, mettendo fine a un’attesa lunga cinquant’anni.
Sul finire del 2018 la giovane canadese competeva ancora a livello Itf, ben lontana dalla top-100, ma la sua ascesa nel circuito Wta è stata a dir poco dirompente. A gennaio ad Auckland la prima finale nel Tour, a Melbourne la prima vittoria in uno Slam, a Indian Wells un incredibile trionfo e a Toronto il bis, peraltro al rientro dopo uno stop di due mesi per un infortunio alla spalla accusato al Roland Garros. Pareva averla fermata nel momento sbagliato, invece le ha fatto il solletico ed è ripartita ancora più forte.
Il segreto della sua esplosione è un tennis imprevedibile, che unisce potenza, tocco e varietà, e si adatta bene a tutte le superfici e a ogni genere di avversaria. In più, della canadese piace anche una personalità già marcata nonostante l’età, dettaglio che può avvicinarla al pubblico e l’ha aiutata a non lasciarsi intimorire dalle prime top-10 affrontate in carriera. Tanto che nei primi sette match ha sempre vinto lei. Un dato che parla fin troppo chiaro, e lascia immaginare un futuro sempre più brillante.