Alison Riske

Il Profilo

Figlia di un ex agente dei servizi segreti statunitensi, Alison Riske si dichiara un medico mancato, ma quando a tre anni ha impugnato per la prima volta una racchetta da tennis ha fatto la scelta giusta. Così come quando, pur essendosi meritata grazie al tennis una borsa di studio per la Vanderbilt University, l’ha abbandonata per buttarsi nel circuito WTA. I risultati le hanno dato presto ragione, fino all’arrivo fra le prime 50 della classifica e le varie convocazioni nella nazionale di Fed Cup, vinta nel 2017 .

Per chi il rischio ce l’ha anche nel cognome è stato facile sviluppare un tennis aggressivo, e malgrado i numerosi impegni del Tour la statunitense, cresciuta guardando gli incontri di Monica Seles in tv, riesce comunque a coltivare alcune passioni extra tennis. Come quella per la lettura e – soprattutto – per la scrittura, che l’ha portata ad aprire un blog personale (riske4rewards.wordpress.com) nel quale racconta la sua vita in giro per il mondo, fra campi da tennis e arte, storia, musei, panorami e buon cibo.

Nel 2019 la giocatrice di Pittsburgh si è scoperta una grande specialista dell’erba, vincendo prima un Itf da 100.000 dollari a Surbiton, poi il Wta di ‘s-Hertogenbosch (suo secondo titolo Wta, dopo quello del 2014 a Tianjin) e quindi spingendosi per la prima volta ai quarti di un torneo del Grande Slam. L’ha fatto a Wimbledon, superando n.1 al mondo Ashleigh Barty e fermandone la striscia di 15 vittorie consecutive iniziata al Roland Garros.