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Corentin Moutet

I Numeri

4
I titoli Challenger vinti
2019
L'ingresso fra i top-100
7
Il best ranking da under 18
Match
Quattro titoli Challenger

Prima di conquistare un posto fra i primi 100 della classifica ATP, Moutet ha vinto quattro tornei Challenger: nel 2017 a Brest (Francia), nel 2018 a Istanbul (Turchia) e nel 2019 a Chennai (India) e Lione (Francia),

Match
Buona carriera junior

Da juniores Moutet è stato numero 7 del mondo, arrivando in semifinale ad Australian Open e Roland Garros. Ha perso per due volte la finale dei Campionati Europei, contro Tsitsipas e Piros,

Vittoria
Arte e letteratura

Grande appassionato di arte e letteratura, Moutet suona il pianoforte e legge grandi classici. Non è raro trovare sui social profili social citazioni di grandi poeti e filosofi del passato.

Il Profilo

Madre natura si è fatta perdonare. A Corentin Moutet non ha regalato il fisico ideale per fare a spallate nel tennis moderno, fermandosi ad appena 175 centimetri, ma in compenso gli ha donato un talento fuori dal comune, che ha già acceso più volte i riflettori sul ventenne francese. Con la Wilson in fare sa fare tutto, perché nel suo braccio c’è sensibilità, velocità, imprevedibilità e chi più ne ha più ne metta. Un cocktail che fa dimenticare la palla un po’ leggerina, e ha già mandato in tilt un lungo elenco di avversari.

Dopo lunghi mesi a bussare alla porta dei Top-100, Corentin ci è entrato nel giugno del 2019, grazie al terzo turno al Roland Garros seguito dal suo quarto titolo Challenger (a Lione). Il tutto con un grazie all’amico Lucas Pouille, che ha chiuso la collaborazione con Emmanuel Planque, portando sulla panchina di Moutet un coach d’esperienza. Col suo ex assistito ha fatto un gran lavoro, prendendolo da ragazzino e portandolo fino alla Top-10, e ora ci riprova con un giocatore diverso, che rende la sfida più difficile e più intrigante.

Come sa essere affascinante dentro al campo, con un tocco di palla da far invidia ai migliori, il mancino di Neuilly-sur-Seine lo è altrettanto fuori, con una passione per il pianoforte (dicono sia un fenomeno anche lì…) e l’amore per le arti nobili, fra citazioni di Baudelaire e composizioni di Mozart. Materiale solitamente poco comune ai tennisti, che invece si sposa bene nel personaggio Moutet, fra i Next Gen più interessanti al mondo. Al futuro del tennis di vertice uno così farebbe benissimo, in tutte le sue sfaccettature.