ATP52, con Sinner e Berrettini è dominio Italia

Non era mai accaduto in precedenza. Oltre ad avere il numero 1 del ranking Atp, oggi l'Italia del tennis può vantare anche due leader nelle statistiche di rendimento ufficiali fornite dall'associazione che gestisce il circuito. Uno - Jannik Sinner - è il migliore a contatto con i 'pressure points', i momenti chiave che decidono le partite. L'altro - Matteo Berrettini - è volato in testa al rendimento col servizio, scavalcando persino colui che negli ultimi tempi aveva dominato il settore, il polacco Hubert Hurkacz.

Proprio Berrettini mette a segno il 78 per cento di punti con la prima palla e il 54 con la seconda, numeri importanti ma non risolutivi, pensando che in entrambe le 'specialità' c'è chi sa fare meglio di lui. Dove invece Matteo svetta - ed è qui che prende il vantaggio decisivo - è la percentuale dei game di battuta vinti: 91,9 per cento. Appena davanti a Jannik Sinner (91,4). In sostanza, il romano vanta una combinazione di capacità, da quella di servire con continuità a livelli altissimi, a quella di essere attento nei momenti decisivi. Tanto che la media dei doppi falli è la più bassa tra i big server: appena 1,4 a partita.

Venendo a Sinner, invece, l'altoatesino è il migliore al mondo - oltre che per il ranking Atp - anche prendendo in considerazione solo le vittorie al set decisivo: 73,9 per cento. Restano alle sue spalle persino Novak Djokovic (73,3) e Carlos Alcaraz (71,4). Inoltre, Jannik è il più efficace nel salvare palle break. In questo caso, davvero senza rivali. Parliamo del 74,2 per cento di riuscita, contro il 69 per cento del secondo, che a sorpresa (ma non troppo) è il francese Giovanni Mpetshi Perricard. Le statistiche non dicono tutto, ma senza dubbio aiutano a capire come mai tanto Sinner quanto Berrettini stiano attraversando una stagione magica.