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Viaggi e turismo

A Milano con Sinner e Picasso: viaggio nella grande bellezza Next Gen

La città è sempre più amata dai turisti (10 milioni attesi lungo il 2019) e ha sempre più da offrire. Anche nella settimana delle Next Gen Atp Finals (5-9 novembre). Tra arte, cultura, spettacolo, ecco che cosa vedere e che cosa fare pianificando una vacanza con i biglietti del Palalido Allianz Cloud già in tasca

di | 16 ottobre 2019

Milan l’è un grand Milan, come piace dire da queste parti. E in realtà grande lo diventa sempre di più, non solo per quelli che ci sono nati, ma anche per chi viene da fuori. Lo dicono i numeri, al di là delle frasi fatte - comunque veritiere - secondo cui Milano è oggi la più europea, internazionale delle città italiane.

Nel 2018 sono stati quasi 10 milioni - 9,19 milioni per la precisione - i turisti arrivati sotto la Madonnina, la casa delle Next Gen Atp Finals è l’unica tra le città italiana e una delle sole 5 europee (con Barcellona, Parigi e Londra…) presente nell’elenco delle Top 20 mondiali più visitate dai turisti: è al 16° posto, davanti a Hong Kong, Osaka e Bali. I più attratti? Quelli nella fascia d’età 31-45 anni. Turisticamente parlando, una meta Next Gen.

L'altoatesino Jannik Sinner, protagonista azzurro delle Next Gen Atp Finals di novembre 2019

E così per chi è a un solo Frecciarossa di distanza, o a qualche centinaio di chilometri d’autostrada, l’opportunità di visitare una delle più attraenti città del mondo godendosi nel frattempo i migliori under 21 al mondo, otto sotto un tetto solo, dal 5 al 9 novembre, diventa imperdibile. Tanto più che quest’anno si gioca molto più a ridosso del cuore pulsante della città (non più alla Fiera di Rho/Pero come gli scorsi anni, ma in P.za Stuparich, 100 metri dalla fermata M1 di piazzale Lotto) e che insieme ai migliori della Race to Milan dell’ATP ci sarà anche il baby fenomeno azzurro Jannik Sinner (già certo della presenza). Motivi sufficienti per lanciare la volata al biglietto.

Ma come se non bastasse, e di per sé basterebbe eccome, negli stessi giorni a Milano ci sono pure Picasso, Monet e Van Gogh. E non solo. Sì, perché in pieno novembre a Palazzo Reale - a 9 fermate di metro dal Palalido Allianz Cloud dove si gioca a tennis - c’è la mostra “Guggenheim - La collezione Thannhauser. Da Van Gogh a Picasso”.

Un’occasione più unica che rara, perché i capolavori del ‘900 esposti sono solitamente visibili al Guggenheim, uno dei più prestigiosi musei di New York, e solo adesso e per la prima volta arrivano in Europa. Questa non è la Race to Milan, ma questi otto nomi fanno impressione: Paul Cézanne, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Paul Gauguin, Edouard Manet, Claude Monet, Vincent van Gogh e Picasso.

Milano: l'ingresso a Palazzo Reale, sede della mostra 'Guggenheim - La collezione Thannhauser. Da Van Gogh a Picasso' aperta anche durante i giorni delle Next Gen Atp Finals (5-9 novembre)

I “Masters” dell’arte

Ma Milano è una città d’arte permanente, non soltanto grazie alle mostre di primissimo livello che lungo il calendario ha il piacere e l’onore di ospitare. Chi viene a Milano, prima di tuffarsi nei pomeriggi e nelle serate a tutto tennis del Palalido Allianz Cloud, ha la mattina per fare due passi in centro, alzare lo sguardo sulla Galleria Vittorio Emanuele, guardare aprirsi davanti agli occhio Piazza Duomo e proprio lì, una volta attraversata, entrare a Palazzo Reale, ma anche di allungare il passo verso Brera, dove tra alcune delle vie più fascinose di Milano (via dei Fiori Chiari, via dei Fiori Scuri e via Della Madonnina, per esempio…) ha sede l’Accademia di Belle Arti e la sua Pinacoteca.

Superati il cortile d’onore a doppio loggiato e la scalinata, ad attendere turisti e visitatori ci sono ‘Maestri’ senza tempo, una “Race” spettacolare quasi impossibile da ridurre a 8 nomi: Mantegna, Bellini, Hayez, Caravaggio, Raffaello, Piero Della Francesca, Modigliani, Tintoretto…

Un’altra bella passeggiata lungo i muri del Castello Sforzesco, dove nei giorni delle Next Gen Atp Finals il tennis sarà protagonista con tante belle sorprese, oppure giusto un paio di fermate di metro rossa, fino a Conciliazione, e altro ‘must’ per gli amanti dell’arte: il Cenacolo Vinciano in Santa Maria delle Grazie, dove si accede a gruppi di massimo 25 persone per volta. Emozioni da non perdersi mai, figuriamoci nell’anno delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte del genio Leonardo.

Il cortile d'onore della pinacoteca di Brera, altra perla milanese, con il Napoleone bronzeo del Canova

Il Cenacolo Vinciano in Santa Maria delle Grazie, a qualche fermata di metro dal Palalido dove si giocano le Next Gen Atp Finals

Luoghi da non perdere

Ma non di sola arte vive Milano, la città delle ‘week’ una via l’altra come fossero noccioline. Novembre è lontana dalla Fashion Week (nel cuore di settembre) ma il quadrilatero della moda non dorme mai e una passeggiata tra le boutique di Via Montenapoleone e via della Spiga restituiscono l’atmosfera 365 giorni all’anno. Eppure Milano, oltre al centro e alle architetture storiche, come quelle di Palazzo Marino, della Galleria e del Teatro alla Scala, negli ultimi decenni ha vissuto un altro rinascimento di riqualificazioni, valorizzazioni e persino avanguardie.

Dal nuovo distretto di CityLife, teso verso l’alto con alcuni dei grattacieli più innovativi (alzare il naso verso l’alto ammirando lo “Storto” è da provare) a Piazza Gae Aulenti, con la sua torre Unicredit, l’edificio più alto della città con i suoi 231 metri, passando Isola e per il Bosco Verticale, l’opera votata al green firmata Boeri che ha fatto scuola nel mondo. E poi, sempre nella stessa area, i palazzi delle sedi di alcune delle più grandi aziende del mondo, a loro modo capolavori di modernità che danno il senso di che cos’è, o meglio che cosa è diventata, Milano in queste prime pagine di nuovo secolo.

Il Bosco Verticale, opera dell'architetto Boeri famosa in tutto il mondo; sullo sfondo la torre Unicredit, il grattacielo più alto di Milano con i suoi 231 metri

Sportivi, c’è la Scala… del calcio

Chi parte destinazione Milano con un biglietto per una delle manifestazione sportive più importanti (e nuove) del mondo, le Next Gen Atp Finals, probabilmente ama lo sport anche nelle sue declinazioni meno attigue alla racchetta. Fedi calcistiche a parte, una partita di pallone a San Siro è sempre un esperienza che un vero sportivo non può ‘bucare’ nella vita.

Come per Anfield Road, il Santiago Bernabeu o il Camp Nou, lo stadio Meazza è un monumento del calcio mondiale. Il calendario e la logistica cittadina danno una mano in questo senso. Il 9 novembre, giorno delle finali Next Gen, a Milano gioca la nuova Inter di Antonio Conte. Lo fa alle 18.00, e contro il Verona.
Due buoni motivi per andarci? 1) La finalissima Next Gen comincia alle 21.00, la partita dell’Inter finisce poco prima delle 20.00; tra San Siro e l’Allianz Cloud ci sono 2 km, in mezz’ora ci si va a piedi, con un taxi in meno di 5 minuti. 2) Il match non è di primissimo cartello, non c’è la Juve di CR7, per intenderci, ma questo comporta il duplice vantaggio di una disponibilità più ampia di biglietti, anche all’ultimo minuto, e di un prezzo decisamente più economico. C’è anche un terzo motivo, un bonus: si parla sempre più insistentemente di abbattere il ‘vecchio’ San Siro e costruire un nuovo stadio moderno, allineato alle esigenze dei Top club europei. Se i progetti dovessero concretizzarsi, per entrare nella Scala del Calcio così come l’abbiamo conosciuta fino a oggi non ci sarebbero poi così tanti anni a disposizione.

Lo stadio Giuseppe Meazza, a San Siro, casa di Inter e Milan e teatro di sfide epiche della storia del calcio mondiale: è a 5 minuti da dove si giocano le Next Gen Atp Finals

La settimana delle 2 ruote

In piena concomitanza con le Next Gen Atp Finals, dal 5 al 10 novembre, a Milano c’è l’Esposizione Internazionale del Ciclo e del Motociclo.
Là, dove fino all’anno scorso si giocavano anche le Next Gen Atp Finals, giusto qualche padiglione fieristico più avanti, quest’anno torna ancora una manifestazione cardine per tutti gli amanti delle due ruote, la più importante al mondo, che si tiene sempre a Milano addirittura dal 1914. Per fare la spola con il Palalido Allianz Cloud, dove si sono trasferiti i campioni della racchetta da questa stagione, non c’è da impazzire: la linea della metropolitana che collega le due strutture è la stessa, la rossa, e le fermate sono solo 8. Il che, tradotto in tempo necessario per lo spostamento, fa una decina di minuti abbondanti.

La conformaione interna del nuovo Palalido Allianz Cloud di Milano

Offerta infinita

Un’altra bella coincidenza - a Milano ormai sono un’abitudine piacevole e positiva - per i fan della musica pop italiana è la concomitanza con i due concerti di Marco Mengoni al Forum di Assago, per una voce capace di vincere prima X Facort, poi il Festival di Sanremo e infine di diventare a poco più di vent’anni il primo italiano di sempre a conquistare il Best European Act agli MTV Europe Music Awards, riconoscimento poi bissato 5 anni dopo nel 2015. Due date le sue, back-to-back, che però in questo caso obbligano a una scelta: biglietti per le semifinali Next Gen (venerdì 8) e concerto sabato sera, con la triste conseguenza di perdersi la finalissima, oppure concerto il venerdì e poi focus sul match clou dell’Allianz Cloud.

Questa Milano che cresce offre opportunità a non finire, a chi ci vive e a chi programma una visita da fuori. La lista sarebbe infinita (ma qui c’è un bello specchietto riassuntivo per il solo novembre) e comprende anche - per i più piccoli, ma anche no - una mega mostra di Lego da oltre un milione di mattoncini alla 'Permanente'.

14 CARTOLINE DA MILANO NELLA NOSTRA GALLERY


Milano è anche gastronomia e tradizione: immancabile il Panettone, classico dolce natalizio

Panzerotti, ossobuco e… panetùn

Come per tutto il resto d’Italia, Milano è anche cibo. Buon cibo. Specialità, tradizione e, visto l’approssimarsi del periodo natalizio, panettone. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche, dal nuovo ristornate di Carlo Cracco, chef e star del piccolo schermo, proprio in Galleria, fino allo storico panzerotto di Luini, appena dietro al Duomo. In mezzo, la tradizione gastronomica del risotto giallo con l’ossobuco o della cotoletta, da gustare in una delle osterie tradizionali all’interno dei bastioni. E poi, le pasticcerie che vedendovi salutare le Next Gen Atp Finals la domenica dopo la finale, col Natale sempre più dietro l’angolo, vi sapranno tentare con il più classico dei dolci milanesi, 'el panetùn'. Da custodire nel bagaglio lungo il ritorno verso casa insieme ai ricordi dei più forti tennisti under 21 del mondo.
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