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L'attrezzatura del campione

I segreti delle racchette delle ragazze azzurre

Per vincere l’attrezzatura deve essere tarata a puntino: per questo la squadra italiana di Billie Jean King Cup porta sempre con sé “Jambo” Melis, il suo grande esperto di incordatura e customizzazione. Che ci svela le scelte delle nostre giocatrici

di | 15 aprile 2022

Pier Paolo Jambo Melis incordatore ufficiale dell'Italia di Coppa Davis e Billie Jean King Cup

Pier Paolo "Jambo" Melis incordatore ufficiale dell'Italia di Coppa Davis e Billie Jean King Cup

Quando l’’Italia scende in “pista”, pardon in campo, ai box c’è sempre Pier Paolo “Jambo” Melis, incordatore ufficiale Coppa Davis e BJK Cup, docente e tutor dell’Istituto superiore di formazione Roberto Lombardi, Ersa pro tour stringer, istruttore 2 grado FIT. Insomma uno dei più esperti “meccanici”, pardon incordatori, sulla piazza. A lui affidano in serenità i loro ferri in nostri giocatori e giocatrici, per essere sicuri che li supportino alla perfezione nella ricerca della miglior performance. Quella che può far vincere loro singolarmente e l’Italia come team.

Jambo, che di segreti del mestiere ne ha tantissimi, ci ha aperto la porta del box, facendoci scoprire come ha preparato e sta preparando le racchette delle ragazze impegnate nella difficile sfida contro la Francia, una grande classica del tennis internazionale.

Partiamo dalla nostra n.1, Jambo, Camila Giorgi: che racchetta usa? Che tipo di taratura chiede?

Camila utilizza una Yonex VCore 98, telaio da 305 grammi (di serie e senza corde n.d.r.) che appesantisce di con qualche grammo di piombo a “ore 2” e “ore 10”. Ha un’abitudine particolare, quella di togliere il grip originale e usare 2 overgrip (rivestimenti molto più sottili n.d.r.) uno sopra l’altro. Monta un armeggio di Yonex, la corda sintetica monofilamento Polytour Strike, calibro 1,25 mmm, tesa a 21/20 Kg. Con un risultato di tensione dinamica del piatto corde (DT) di 33 punti. Decisamente più morbido rispetto al passato, quando usava un’incordatura ibrida, sintetico e budello naturale, tirata a 25kg, un valore ben più elevato”.

Dunque Camila è andata alla ricerca di una maggiore spinta dalla sua racchetta. E Jasmine Paolini, come si regola?

Anche Jasmine Paolini usa una Yonex VCore ma in versione da 100 pollici (quella di Giorgi è da 98 pollici quadrati) e da 300 grammi. Il manico è anche nel suo caso di misura 2 (il più piccolo n.d.r.). Per quanto concerne l’incordatura si fa montare la

Yonex Polytour Pro sempre sintetico monofilamento in calibro più sottile, 1,20 mm, ma a una tensione più elevata: 25/24 Kg. Alla fine però la tensione dinamica del piatto (misurata con uno strumento che si chiama ERT 300 n.d.r), non deve superare i 36 punti DT”.

BJK Cup: Jasmine Paolini colpisce di rovescio (foto Sposito)

Dalle singolariste titolari, al resto della squadra: Pier Paolo Melis dedica ovviamente la stessa attenzione a tutte le componenti del team.

Martina Trevisan utilizza la nuovissima Head Speed MP con un po’ di grammi aggiunti in testa, piazzati sotto il bumper protettivo. Anche lei predilige il manico 2 e utilizza un sintetico monofilamento, abbastanza rigido: Head Lynx tour, calibro 1,20 mm. Martina  ha la particolarità di chiedere le corde orizzontali più tese delle verticali per avere un piatto corde più rigido: kg 22,5-23,5. Alla fine il valore di tensione dinamica che ne risulta è 37 punti DT, il più elevato del team.

Lucia Bronzetti ed Elisabetta Cocciaretto utilizzano telai più lunghi della norma. La prima usa la vecchia Babolat PureAero + , telaio che hanno sempre usato la sua coach Karin Knapp e la compagna di allenamenti Deborah Chiesa. Lucia monta sintetico monofilamento Babolat Rpm Blast, calibro 1,25 mm. La tensioone richiesta è a 22/22 kg, che porta a una tensione dinamica, DT 35. Elisabetta Cocciaretto è invece fedele

BJK Cup: Martina Trevisan in allenamento (foto Sposito)

BJK Cup: Lucia Bronzetti in allenamento (foto Sposito)

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