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L'attrezzatura del campione

La racchetta di Medvedev: una scelta fuori dal coro

Il neo n.5 del mondo utilizza la Tecnifibre T-Fight 305 XTC, attrezzo molto tecnico dal reticolo corde particolare (18x19) che gli offre tutto il controllo del quale il suo gioco ha bisogno senza penalizzare la spinta. Un telaio per palati fini che unisce tecnologia e stile

di | 21 agosto 2019

Gioca diverso, pensa diverso, fa scelte fuori dal coro, anche per la racchetta. Daniil Medvedev è il tennista del momento, il nuovo n.5 del mondo. Gli stanno davanti solo Djokovic, Nadal Federer e Thiem. E Djokovic, il n.1, l’ha appena battuto in semifinale a Cincinnati.
Come ha fatto? Inventandosi l’azzardo di tirare, da un certo punto della partita in poi solo prime palle di servizio. Tanto, per un set e mezzo, Nole aveva sempre fatto puto sulla sua “seconda”. E così ha ribaltato un match che sembrava segnato.

La Tecnifibre T-Fight 305 XTC ha un piatto corde da 98 pollici quadrati con un peso, nella produzione di serie, di 305 grammi.

Medvedev ha una testa tutta sua, finissima e originale.

Così non stupisce che sia l’unico top player a giocare con una racchetta che non viene dalla produzione delle major dell’attrezzo (Babolat, Head, Wilson, in puro ordine alfabetico).

La sua T-Fight 305 XTC è targata Tecnifibre, storico marchio francese un tempo famoso solo per le corde (ancora oggi è leader nel settore dei sintetici di alta qualità), da una quindicina d’anni entrato anche nel mercato delle racchette e dall’1 ottobre del 2017 ha acquisito il colosso dell’abbigliamento Lacoste.

Non stupisce quindi che il campione emergente russo sia oggi vestito con i capi contraddistinti dal coccodrillo (come lo stesso Djokovic) ma è giusto precisare che la scelta di Tecnifibre è di antica data, precedente anche all’acquisizione del brand da parte del gruppo di Troyes che nel 2017 ha fatturato 2 miliardi di euro.

Precedente anche alla firma del contratto con Lacoste: Medvedev ai tempi delle Next Gen Atp Finals di Milano, nel 2017, vestiva ‘made in Italy’, con la losanga Lotto che ha sempre molta lungimiranza nel catturare atleti interessanti in prospettiva.

Ma entriamo nel merito delle caratteristiche dell’attrezzo con cui il giocatore russo, un meto e 98, tira i suoi missili di servizio, i suoi diritti velenosi, i suoi rovesci piatti vincenti. Piatti che più piatti non si può.

La Tecnifibre T-Fight 305 XTC ha un piatto corde da 98 pollici quadrati con un peso, nella produzione di serie, di 305 grammi. Il bilanciamento, sempre senza corde e di fabbrica, è di 32,5 centimetri dall’estremità del manico (cioè leggermente verso la testa). Lo spessore è variabile ma abbastanza contenuto, va dai 21,5 a 22,5, nelle diverse zone del fusto.

Particolare è sicuramente il reticolo corde, un 18x19, cioè con 18 verticali e 19 orizzontali. Una sorta di compromesso tra la maglia più larga (e più diffusa a tutti i livelli) del 16x19 e il più severo ma preciso 18x20.

Si tratta di un attrezzo che offre notevole spinta ma senza compromessi sul versante del controllo. Con un piatto inferiore ai 100 pollici quadrati ma, a detta dei suoi utilizzatori, uno sweet-spot (cioè un area utile d’impatto) generoso. Chiaro: non è di quelli che facilitano il tennis di tutti, in potenza e rotazione, come i telai da 100 pollici quadrati, dallo spessore maggiore e dal reticolo corde a maglia più larga (16x19), del genere utilizzato da Rafael Nadal o Fabio Fognini.
Dunque una racchetta impegnativa ma di sicuro precisa, quello che serve soprattutto a Medevedev, per il quale ogni colpo è un’idea, un’azione di gioco pensata, mai casuale.

Abbiamo avuto modo di osservare da vicino il telaio del russo durante il suo soggiorno a Milano per le Next Gen Atp Finals.

Si trattava della versione precedente all’attuale dello stesso modello. Le misure erano le medesime, anche se mancava l’inserimento della Xtreme Touch Contruction (XTC), materiali particolari nella zona appena sopra l’impugnatura, alla base del cuore, rendendo l’attrezzo più stabile e migliorandone la sensibilità.

La personalizzazione dei suoi esemplari prevedeva l’aggiunta di peso in testa, con l’inserimento di piombo sotto il passacorde.

Per l’incordatura Medvedev utilizzava, come oggi, un sintetico monofilamento in poliestere della Tecnifibre, il Razor Code, calibro 1,30 mm, alla tensione di 23 chilogrammi (dunque non troppo elevata).

Eccolo qui dunque, pronto per scendere in campo, l’attrezzo finito: frutto, come tengono a mettere in evidenza sul sito ufficiale dlel’azienda francese, dell’esperienza tecnologica Tecnifibre e del gusto estetico Lacoste, una grafica sobria che, sulla base bianca con le scritte nere, gioca con il rosso e il blu della bandiera francese.

Le scarpe? Sono Nike

Un ultima curiosità osservando l’equipaggiamento del fresco n.5 del mondo al momento di scendere in campo.

Mentre al tempo in cui vestiva Lotto, poteva far riferimento anche alla grande tradizione della calzatura tecnica dell’azienda di Trevignano (Tv), ora, in assenza di scarpe specifiche con il ‘coccodrillo’ si è dotato di variopinte Nike Air Zoom Vapor X.

Si tratta dello stesso modello utilizzato dalla maggioranza dei giocatori di vertice che usano Nike, compreso Federer che, come Medvedev, ha uno sponsor per l’abbigliamento che non produce scarpe specifiche per il tennis agonistico.

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