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Abbigliamento e scarpe

Di nuovo sulle Barricade: il ritorno

Una scarpa iconica che dal 2018 non era più in catalogo. Adesso Adidas è tornata sul mercato con le Barricade, le scarpe con cui Marat Safin vinse gli Us Open 2000, aggiornate nelle tecnologie e nel design

17 agosto 2021

Maria Sakkari e Stefanos Tsitsipas

Le nuove Barricade ai piedi di Maria Sakkari e Stefanos Tsitsipas nel torneo Olimpico di Tokyo

Erano gli Us Open del 2000. A vincere furono Marat Safin e Venus Williams. Le Torri Gemelle si stagliavano ancora sulla skyline di New York.

Per quell’edizione del Major statunitense Adidas lanciò un nuovo modello di scarpe che sarebbe restato sul mercato - e ai piedi di molti tennisti di ogni livello - per quasi due decenni. Erano le Barricade, indossate proprie da Safin in quella cavalcata Slam e uscite poi dal catalogo soltanto nel 2018.

Adesso, dopo una pausa di qualche anno e con un bel po’ di caratteristiche ereditate dalle prime uscite, le Barricade sono tornate. Con tanti rinnovamenti, evoluzioni tecnologiche e pure estetiche. Senza snaturare troppo la silhouette che le aveva rese famose ma allo stesso tempo ristudiando tutti i nuovi dati relativi agli appoggi derivanti dagli studi e dalle ricerche di oggi.

Marat Safin dopo la vittoria agli Us Open 2000, ai suoi piedi le prime Barricade

Stabilità e durevolezza sono al primo posto, anche in questo nuovo aggiornamento targato 2021, ma le caratteristiche che furono tipiche del modello vengono adesso affiancate dai bisogni del gioco moderno: vale a dire velocità, rapidità e leggerezza. Partiamo però da ciò che resta, di tradizionale per le Barricade del nuovo millennio. Il Torsion System è sempre lui, direbbe Ligabue, sempre lì pronto a conferire maggior stabilità anche nei cambi di direzione più bruschi.

L’edizione 2021 però è provvista anche di un sistema d’allacciamento asimmetrico e nascosto, così da rimanere al riparo anche ai piedi di chi è abituato a “scivolare” pure sul veloce e sui campi duri. Altra novità è l’aggiunta di strati di foam, una “schiuma spumosa”, all’altezza del tallone. Si punta forte sul comfort dunque, anche per quanto riguarda l’intersuola rinforzata con la tecnologia Bounce 2.0.

Ciò che oggigiorno non guasta mai è una strizzata d’occhio all’ecosostenibilità. Adidas ha integrato nelle nuove Barricade una serie di materiali d’alta qualità ma totalmente riciclati, detti Primegreen. Ben il 50% della tomaia, è costituito proprio da materiali di riciclo.

Per restare alla parte superiore della scarpa, detto del sistema di allacciamento asimmetrico, da segnalare resta la linguetta in neoprene per non gravare sul peso e l’aggiunta di materiale Adituff in punta sempre per allungare la vita della scarpa.

Per quanto concerne la suola, è realizzata con la nuova plastica Adiwear, appositamente studiata per favorire al tempo stesso le scivolate e un ottimo grip al terreno. Il tutto sottolineato da un design che sfocia verso la tomaia con degli elementi simil-tenaglia che rinforzano l’effetto, almeno visivamente, e che riportano la memoria alle Barricade originarie, quelle del 2000. Come fanno sapere dall’azienda tedesca, “un modo per dare un tocco di modernità all’identità originale”.

Il nuovo modello di Barricade è disponibile in almeno un paio di varianti cromatiche: bianche, verdi e blu Sonic e bianche, nere e arancione. Queste ultime, in campo si sono già viste a Tokyo, durante il torneo Olimpico, ai piedi di Maria Sakkari e Stefanos Tsitsipas. Ma la previsione dai piani alti dell’azienda tedesca è che molti giocatori professionisti passino al nuovo modello già nei prossimi mesi.

Se vi state chiedendo se sono le stesse che Camila Giorgi ha indossato nella sua cavalcata storica e vincente al WTA 1000 di Montreal, la risposta è no.

Quelle calzate dall’azzurra sono le Game Court, riconoscibili soprattutto dalle tre strisce molto più ‘piccole’ sulla tomaia rispetto alla nuova versione delle Barricade.

Sulle quali il logo del brand da un lato e la scritta gigante dall’altro, trova spazi ‘sconfinati’, che però hanno una valenza non esclusivamente grafica ed estetica.

Fungono anche da ‘paraurti’ contro le abrasioni, proteggendo le zone più delicate della tomaia. Design al servizio della tecnologia, come unire l’utile al dilettevole.

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