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Racchette e corde

Tenx Pro XCalibre, classe total black: il test

Un piccolo marchio “made in Australia”, una racchetta tutta nera, dal profilo sottile che promette di flettersi uniformemente, come l’archetto di un violino, per giocate di sottile precisione. Ci ha incuriosito, l’abbiamo voluta provare

di | 13 aprile 2021

TenxPro XCalibre vede applicata la tecnologia Uniflex

TenxPro XCalibre vede applicata la tecnologia Uniflex, flessione uniforme di tutto il telaio all'impatto

In un mercato di numeri sempre più grandi e con collezioni di racchette dei marchi più prestigiosi dalle mille sfumature di colore e di dosaggio di ingredienti e soluzioni tecnologiche, l’australiana TenxPro prova a ritagliarsi la sua nicchia con l’essenzialità.

Da Sydney infatti sta facendo il giro del mondo l’immagine di queste racchette apparentemente molto scarne ma mirate proprio a fornire al giocatore, in particolare l’agonista, un attrezzo il più possibile simile a quello dei professionisti.

TenxPro punta infatti su due tipologie di telaio, semplici da distinguere sia dal punto di vista strutturale che cromatico: una collezione “total black”, dal profilo sottile e dall’aria ‘tagliente’, denominata XCalibre, e una nera e rossa, più massiccia e muscolare battezzata XStrike.

Se le 4 versioni di XCalibre possono ricordare nella loro asciutta “negritudine” le più classiche Head Prestige o Wilson Pro Staff; XStrike è parente, come tipo di approccio, a Babolat Pure Drive, Head Instinct, Wilson Ultra. Mentre queste ultime, le XStrike, hanno l’aria di doversi confrontare con concorrenti troppo prepotenti per trovare uno spazio nell’ampio pubblico di chi alla racchetta chiede tanto aiuto e spinta gratuita, XCalibre incuriosisce perché, proponendosi al pubblico più ristretto dei puristi, lo fa con grande attenzione alla qualità dei materiali e alle finiture.

Le tecnologie

Sotto il profilo delle soluzioni tecnologiche alla TenxPro vanno fieri di quella che chiamano Uniflex (Uniform flex): un’impostazione strutturale, abbinata alla scelta di forme e materiali, che fa sì che il telaio si fletta in modo uniforme dalla punta della racchetta all’estremità del manico. Il risultato che dovrebbe scaturirne è maggiore controllo, maggiore comfort e maggiore stabilità all’impatto. Il braccio dovrebbe essere sottoposto a uno stress minore anche quando si cerca il massimo della prestazione.

Una volta avuta la possibilità di prenderla in mano e di apprezzarne le linee sobrie ed elegantissime non abbiamo resistito alla tentazione di andare sul campo. I modelli sono quattro, quattro sfumature di peso, dai 285 grammi in su: abbiamo scelto i due più tecnici, rispettivamente da 303 e 315 grammi senza le corde. E li abbiamo fatti incordare utilizzando un sintetico monofilamento proposto dalla stessa TenxPro, il modello Fusion Blast, calibro 1,25, che abbiamo fatto tendere a una tensione contenuta tenendo conto delle caratteristiche dei telai: kg 20/19 per la più leggera, 21/20 per la più pesante.

In laboratorio

Il telaio ha un profilo sottile, classico, di spessore uniforme: 20 mm. Conseguentemente non è troppo rigida: 66 punti RA, un valore intermedio. Ha un bilanciamento arretrato, verso il manico (31,5 cm), che facilità sul piano della maneggevolezza aumentando la velocità del gesto e dunque anche quella della palla. Questo tipo di bilanciamento facilita anche la personalizzazione, la customizzazione, dato che è molto più facile aggiungere eventualmente peso sull’ovale della racchetta che sull’impugnatura.

Per la realizzazione è utilizzato carbonio di produzione giapponese high quality.

Incordate con il Fusion Blast, come anticipato, e poste sul nostro Diagnostic Center le racchette hanno mostrato un’anima meno severa e selettiva di quanto potrebbe suggerire l’aspetto. Entrambe infatti sono più votate alla spinta che al controllo (56/100 contro 42/100 la 315 grammi; 55/100 contro 43/100 la 303 grammi) offrendo comunque una maneggevolezza molto buona (73/100 la 315g, 75/100 la 3030g)

In campo

Sul campo la racchetta cattura l’attenzione. Si comincia con l’essere affascinati dal look, nero opaco, un po’ alla Federer, con la grafia XCalibre in sottile rilievo traslucido. Un’immagine molto tecnica e allo stesso tempo classica. L’idea che potrebbe trattarsi di un attrezzo troppo difficile viene spazzata via dai primi colpi. Certo, si tratta di un telaio votato più alla precisione che alla potenza facile. Però, in entrambe le versioni di peso, si rivela subito molto stabile.

L’impatto è pieno, pastoso, sincero. La spinta c’è ma soprattutto emerge la sensazione di sapere con certezza dove si sta spedendo la palla. In particolare il backspin è chirurgico: la palla va via facile, resta bassa. Una rasoiata che si piazza in sicurezza.

L’esemplare nella versione più leggera è più maneggevole, e consente più correzioni “in corsa”. Con quello da 315 grammi il gesto va impostato bene sin dall’inizio, ma a quel punto la racchetta non tradisce e la palla va, profonda, dove vuoi tu.

Una sensazione di stabilità e sicurezza che vale anche e soprattutto a rete, una zona del campo dove XCalibre si distingue per efficacia sia quando ci si deve difendere di pura opposizione sia quando c’è tempo per cercare di affondare il colpo per chiudere.

Ottima la resa anche al servizio, sia nella soluzione piatta, sia cercando angoli in slice o rimbalzi velenosi in kick. Chiaramente l’esemplare con più peso si fa sentire anche in queste esecuzioni: richiede più qualità fisiche ma restituisce una palla più pesante e carica.

Le conclusioni

Con le rastrelliere dei negozi specializzati già sovrabbondanti di splendide Babolat e hHead, Wilson e Yonex, Dunlop e Tecnifibre, Pro Kennex ecc. ecc. è chiaro che diventa difficile anche solo trovare un gancetto libero in parete. Questo non toglie che La TenxPro XCalibre, nel suo segmento sia una signora racchetta, dal look raffinato e dalle prestazioni per palati fini. L’apprezzeranno i tennisti di lungo corso, ben assistiti dalla tecnica, che sanno piazzare un bel rovescio tagliato e andare a prendersi il punto a rete. E gli atleti di un certo livello che vogliono poter picchiare forte senza perdere controllo; anzi, cercando precisione. Un target ristretto ma preciso. Come le XCalibre.

I DATI TECNICI

Tenx XCalibre 315g

La scheda

  • Piatto Corde: 98 sq. in.
  • Profilo: 20-20-20 mm
  • Schema incordatura: 16x19
  • Peso senza corde: 315 g
  • Lunghezza: cm 68,5
  • Bilanciamento (senza corde): 31,5 cm
  • Prezzo al pubblico: 191,00 dollari (sul sito aziendale)

Il Lab

  • Peso: g 329
  • Deflessione corde: 41
  • Bilanciamento: cm 32,7
  • Rigidità: 66 RA
  • Inerzia: 320
  • Potenza: 56/100
  • Controllo: 42/100
  • Maneggevolezza: 73/100

Racchetta incordata con sintetico monofilamento TenxPro Fusion Blast, calibro 1,25 alla tensione di 21/20 kg

 

Tenx XCalibre 303g

La scheda

  • Piatto corde: 98 sq. in..
  • Profilo: 22-22-22 cm
  • Schema d’incordatura: 16x19
  • Peso senza corde: 303 g
  • Bilanciamento (senza corde): 32 cm
  • Prezzo al pubblico: 191,00 dollari (sul sito aziendale)

Il Lab

  • Peso: g 319
  • Deflessione corde: 37
  • Rigidità: 66 RA
  • Inerzia: 318
  • Bilanciamento: cm 32,8
  • Potenza: 55/100
  • Controllo: 43/100
  • Maneggevolezza: 75/100

Racchetta incordata con sintetico monofilamento TenxPro Fusion Blast, calibro 1,25 alla tensione di 20/19 kg

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