

La numero uno del mondo inaugura le sue WTA Finals con il quarto successo in stagione contro Zheng
di Ronald Giammò | 02 novembre 2024
Un debutto inedito eppure già visto. Se per Aryna Sabalenka si trattava della quinta partecipazione alle WTA Finals, per Qinwen Zheng era invece un esordio. Tuttavia, l'emozione per la cinese poteva ben dirsi alleggerita dal ritrovarsi di fronte per la quinta volta in stagione la bielorussa, arrivata a queste Finals da numero uno del mondo. Non le è bastato però per evitare la quarta sconfitta (la quinta complessiva negli scontri diretti) del 2024 contro la sua rivale odierna, già vittoriosa contro di lei nelle uniche due finali perse della sua stagione (Australian Open e Wuhan). Due set - 63 64 - sono bastati a Sabalenka per far registrare la prima vittoria del girone Viola e ribadire uno status con cui quest'anno intente andare a caccia di un titolo a cui lei stessa ha dichiarato di puntare.
"Lei è un'ottima giocatrice, ci siamo già sfidate diverse volte in passato e mi ha costretto a restare molto attenta, ma sono contenta di questa vittoria ottenuta contro una rivale forte come lei. credo di aver servito bene, lei mi metteva pressione e dovevo servire bene. Vincere un torneo come questo è uno dei miei sogni e spero un giorno di poterlo realizzare", ha commentato a caldo Sabalenka a fine partita.
saba...saba... SABALENKA ??????@SabalenkaA captures the first win in the purple group after defeating Zheng in straight sets. #WTAFinalsRiyadh pic.twitter.com/hkYuIKw6QN
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tennis level = off the charts ??
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Il match, per quanto deciso da due soli break, l'ha condotto la bielorussa. Calatasi a pieno nell'evento, dopo una stagione conclusa con due titoli Slam, e decisa a confermare uno status rincorso per mesi. Zheng, quando assistita dalla sua prima, ha servito bene confermando anch'essa un salto di qualità che da gennaio a oggi l'ha portata stabilmente tra le top10. Ma non appena il suo gioco ha mostrato qualche fragilità, Sabalenka ha sempre cercato di indagarla a fondo costruendo sin dalla risposta le premesse giuste per riuscirci.
Così è accaduto nel sesto gioco del primo set. Dopo una palla break annullata, la numero uno del mondo è tornata a bassare forte alla porta della cinese centrando una risposta atterratale tra le gambe con cui è riuscita infine a fare breccia. Tutt'altro che disunitasi, Zheng ha continuato ad eseguire il suo piano di gioco ma col passare dei game era ormai sempre più evidente come il suo, di gioco, fosse più teso al contenimento, incapace di creare varchi o soluzioni tali da impensierire la sua rivale, e come i suoi tentativi di far cambiare inerzia al match dipendessero solo da un calo momentaneo del rendimento di Aryna.
Una speranza. Che però non ha trovato alcun riscontro nelle intenzioni della "Tigre" di Minsk. Accorta, vigile e pronta a fiutare l'occasione che prima o poi le sarebbe capitata. E a cui lei stessa ha contribuito puntando ancora tutto su una risposta profonda che nel penultimo game è tornata a far inceppare gli ingranaggi di Zheng. Brava a rimanere in partita, e capace di celare quel po' di emozione dovuta a un esordio che una volta smaltito le consentirà ora di proseguire più alleggerita nel suo torneo.
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