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WTA Dubai: esordio vincente per Swiatek, Gauff ancora KO

La polacca, dopo la semifinale colta a Doha, a Dubai parte subito forte battendo per la quarta volta in carriera Azarenka. La rincorsa a Sabalenka continua. Per l'americana, dopo l'eliminazione a Doha, arriva un altro stop alla prima uscita

di | 18 febbraio 2025

Iga Swiatek (Getty)

Iga Swiatek (Getty)

Più pericolosa di una Iga Swiatek in forma c'è solo una Iga Swiatek in forma e arrabbiata. E' questa la giocatrice che si è trovata di fronte Vika Azarenka nel secondo turno del “Duty Free Tennis Championships” di Dubai (Wta1000), finendo con l'esserne travolta col punteggio di 60 62. L'arrabbiatura della polacca risaliva a pochi giorni fa quando a Doha, complice la prematura uscita della numero uno del mondo Aryna Sabalenka, per lei si schiusero imprevedibili chance di avvicinamento nel ranking, lei che da Doha era uscita vincitrice nelle tre ultime edizioni del torneo. Invece in semifinale Iga andò a sbattere contro la lettone Jelena Ostapenko vedendo così rinviate le sue chance di sorpasso al prossimo torneo.

Ed eccoci a Dubai. La pioggia, colpevole di aver ritardato oltremodo lo svolgimento del programma di giornata, deve aver contribuito anche ad alimentare l'impazienza con cui la polacca attendeva di scendere in campo tale è stato l'istinto famelico con cui si è riversata ad inseguire e scagliare palle nel campo altrui. Un ciclone durato appena ventotto minuti in cui Azarenka ha messo a segno tredici soli punti e che è valso alla numero due del mondo il primo parziale. 

Rinfrescate le idee al cambio campo, Azarenka è tornata in campo decisa a complicare la vita alla sua rivale. E tali volenterose intenzioni sono state infine ripagate dal break da lei messo a segno in avvio che le ha consentito di andare a servire per il 2-2. Anziché sfarinare le certezza accumulate sin lì da Swiatek, il break ha avuto come conseguenza quella di riaccenderne l'agonismo rilanciando così il suo tennis a tutto braccio e innescando una nuova serie di vincenti tornati ad atterrare nella metà campo della n.34 del mondo. Risultato: un'ora e poco più di allenamento agonistico impreziosito dall'80% di prime messe in campo da cui Iga ha estratto il 73% dei punti, 8 punti su dieci costruiti rispondendo alla seconda di Azarenka e un bel colpo di spugna sulle recenti delusioni per rilanciare una rivalità destinata a durare ancora a lungo.

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Secondo KO all'esordio per Gauff

Debutto amaro invece per la n.3 del mondo Coco Gauff, incappata ancora una volta - dopo quella patita a Doha - in un'eliminazione all'esordio. Questa volta a estromettere l'ex campionessa degli US Open è stata la connazionale McCartney Kessler, da lei mai affrontata in carriera, e vincitrice in due set col punteggio di 64 75. Se è vero che ogni sconfitta è amara, a giudicare da quanto dichiarato poche settimane fa dalla stessa Gauff - "Andrò a Doha e Dubai ma non sono una priorità per me. Se farò bene, sarò contenta, ma il mio obiettivo è il Roland Garros" mi interessa poco di come andrà" - e dai due risultati da lei inanellati appare lecito domandarsi se le due trasferte non fossero state messe in calendario come tappa forzata cui era impossibile sottrarsi o come tappe di una lunga marcia di avvicinamento verso l'obiettivo da lei dichiarato.

Certo è che prima della primavera sui campi in terra battuta c'è ancora molto cemento da smaltire per lei, e sicurezza e fiducia non sono alleate su cui si possa facilmente contare se non sostenute da continuità di rendimento e progressi che confermino di essersi messe sulla strada giusta. Questione di testa, quindi. Una concentrazione a intermittenza su cui Kessler ha invece prosperato: contenendo in avvio primo parziale li tentativi della sua rivale di far valere ranking e status, per poi ottenere il break con cui è riuscita a portarsi in vantaggio. 

Nel secondo set, che ha subito una breve interruzione per pioggia - costante di questa giornata a Dubai - Gauff ha ceduto subito la battuta senza riuscire più a crearsi alcuna chance per riportarsi in parità. Alle corde e con un solo turno di battuta per portare a termine la sua missione, la n.3 del mondo è riuscita a far suo il break della speranza salvo poi sciuparlo nel game successivo, quello che ha consentito a Kessler di andare a chiudere il match e qualificarsi così per un insperato secondo turno. Anche l'orgoglio, se non sostenuto da risultati utili, evidentemente non basta. Una lezione che Coco dovrà ora necessariamente far sua da qui fino ai mesi che la separano dal suo grande obiettivo.

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