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"Considero il nostro circolo come una boutique, dove le ragazze si sono sempre trovate bene, con grandi apprezzamenti nei nostri confronti" ha detto Giorgio Averni, presidente del Circolo Antico Tiro a Volo che quest'anno ospita per la prima volta un WTA 125
di Paolo Rossi | 17 luglio 2025
Roma, Antico Tiro a Volo: nel circolo dalle origini nobili (fondato nel 1893 per far divertire appunto gli aristocratici) dove si usava sparare al piccione in una cornice di elegante parte del polmone verde che si declina su una delle parti più alte dei Parioli con una vista a 360°, terrazza naturale sul Tevere (dove il re era solito assistere alle competizioni da un palco posizionato in una torretta centrale) oggi ospita l’evento annuale che lo contraddistingue tra i circoli: il torneo internazionale di tennis femminile, giunto alla sua 15ª edizione che si conclude domenica 20 luglio.
Competizione quest’anno è cresciuta di livello e che si prevede potrà dare, nel tempo, ulteriori soddisfazioni. Si tratta di un Challenger Wta 125, che ha riconosciuto il lavoro profuso dal Circolo e dal suo Presidente, Giorgio Averni, con la collaborazione instancabile di alcuni altri soci, tra cui Giuseppe Centro.
Presidente Averni, sarete orgogliosi di questa nuova sfida.
“Una sfida che continua da quindici anni…”.
E come si spiega la scelta del tennis?
“Beh, volevamo che i giovani, i figli dei nostri soci, avessero una parte sportiva cui dedicarsi. Quindi sviluppammo il calcetto, il nuoto ma soprattutto il tennis che è la nostra punta di diamante”.
Da torneo ITF ora siete nel mondo WTA.
“Il salto di qualità, comporta un cambio di mentalità e di organizzazione, anche prospettica. Una nuova sfida, dunque”.
E come sta andando?
“Abbiamo il vincolo del numero dei campi, su cui stiamo riflettendo. Io considero il nostro circolo come una boutique, dove le ragazze si sono sempre trovate bene, con grandi apprezzamenti nei nostri confronti. Il trattamento che riserviamo loro non teme confronti, anche con i tornei top”.
Giorgio Averni, presidente del Circolo Antico Tiro a Volo (Foto Martegani)
E i soci?
“Hanno capito il valore della manifestazione. Anche il Comune ha compreso, considerando il torneo come uno degli eventi valorizzanti della città”.
Resta l’handicap dei campi.
“Già, nel passato in occasione di una conferenza stampa, lo dissi al presidente Cozzoli, all’epoca Presidente di Sport e Salute: se avessimo avuto più campi non avremmo temuto concorrenza, neanche con lo splendido torneo del Foro Italico…”.
Non male… e quindi, per il futuro…
“Scherzi e battute a parte, vedremo cosa saremo in grado di organizzare. Noi lo facciamo per nostra soddisfazione e per il prestigio che ne consegue, non certo finalizzato all’acquisizione di nuovi soci. Non è questo a guidare il nostro impegno”.
Certo, va detto che entrare in scena dopo il trionfo di Sinner a Wimbledon. È dura…
“Tutt’altro: Sinner, grandissimo campione, rappresenta una motrice anche ispirazionale. Nel nostro caso tutti tifano, e parlano bene di Caterina Tyra Grant. Vedo che è seguitissima dalla Federazione, e Tathiana Garbin ha speso belle parole per
lei. Quindi incrociamo le dita”.
A ogni modo l’ATV, cioè l’Antico Tiro a Volo, segna un punto a favore nei confronti degli altri circoli romani…
“Questa è una domanda tendenziosa… diciamo che la competizione tra i circoli è stimolante e propulsiva, soprattutto
quando è sana, aiuta a fare cose nuove”.
Certo che organizzate tornei senza soluzione di continuità: basti ricordare il torneo maschile di giugno, delle Legends.
“Verissimo. Un successo strepitoso; gente che tifava con passione. Lorenzi, Santopadre, Bracciali, Meneschincheri, Cobolli senior, Pescosolido, Galimberti e il vincitore Potito Starace, hanno stregato le persone che sono tornate indietro negli anni. Stante il risultato ottenuto, su mia richiesta, il comitato organizzatore mi ha promesso, per l’edizione 2026, anche la presenza Borg e McEnroe!!”.
Bene. Non osiamo dunque immaginare le novità del torneo femminile 2026, allora. E dunque le chiedo: perchè venire all’Antico Tiro a Volo?
“Provo a rispondere: perchè la manifestazione è aperta e fruibile e questo consente di avere la possibilità di godere del bel tennis, con ragazze che sono state e saranno protagoniste negli Slam”.
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