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Paolini, la risposta è una garanzia: i numeri premiano il suo 2025

Durante la off-season, la toscana lavorerà sui colpi di inizio gioco. Intanto, in risposta fa meglio anche di molte colleghe in Top 10

di | 26 novembre 2025

Jasmine Paolini in azione (foto Getty Images)

Jasmine Paolini in azione (foto Getty Images)

Soltanto la sua grande amica e compagna di doppio Sara Errani è riuscita a chiudere – nella storia del tennis italiano – due stagioni consecutive all’interno della Top 10 WTA. Motivo per il quale, al di là delle tre sconfitte alle WTA Finals con le quali si è chiusa la stagione, Jasmine Paolini (n.8 a fine anno) può guardare al suo 2025 con un sorriso a 32 denti.

Lo ha confermato lei stessa nell’intervista rilasciata qualche giorno fa al nostro Alessandro Mastroluca: “Ho vissuto una stagione di crescita, per certi versi migliore dell'anno scorso”. Una stagione nella quale, partendo da n.4 al mondo, non è riuscita a ripetere le finali raggiunte a Wimbledon ed al Roland Garros. Eppure, “quest'anno è arrivata la vittoria a Roma in singolare e doppio: una follia potrei dire, qualcosa che nemmeno nei più grandi sogni mi sarei aspettata potesse accadere”. Il tutto senza dimenticare l’altra finale “pesante”, nel WTA 1000 di Cincinnati.

Nella off-season, ha confermato che lavorerà – insieme a coach Danilo Pizzorno – sui colpi di inizio gioco, il servizio e la risposta, per cercare di essere ancora più aggressiva. Una rotta chiara, che per la verità Paolini ha già intrapreso da tempo, riuscendo a confermare il suo status di top player soprattutto in risposta.

Jasmine Paolini colpisce di rovescio (foto Getty Images)

Jasmine Paolini colpisce di rovescio (foto Getty Images)

Contro la prima di servizio delle avversarie, nelle 65 partite stagionali completati (ritiri esclusi), ha vinto il 38,9% di punti. Tra le prime 10 al mondo, solo Coco Gauff (43,1%), Iga Swiatek (40,1%) e Mirra Andreeva (39,4%) fanno meglio. Le stesse tre sono le uniche a stare davanti all’azzurra per la percentuale di break messi a segno. Il suo 39,5% è infatti appena meglio anche della n.1 al mondo Aryna Sabalenka (39,4%).

Anche per quanto riguarda il servizio, certamente, ci sono margini di miglioramento. In questo comparto del gioco, anche per la differente statura (Paolini è l’unica alta meno di 170 cm nella Top 10), il raffronto con le rivali la vede in difficoltà. Usando come termine di paragone il suo stesso rendimento nella scorsa stagione, comunque, emerge una certa costanza. Il dato dei punti vinti con la prima è al 61,8 % (-1,3 rispetto ad un anno fa), ma sono in aumento i punti vinti sulla seconda (48,9%, +0,8 in un anno) e la percentuale di palle break salvate (54,8%, +0,9).

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