Chiudi

-
Wta

Open delle Puglie, finale Bondar-Todoni

Domenica l'ultimo atto del Wta 125 (alle ore 19.30) sul centrale del Circolo Tennis

07 giugno 2025

20250607_bondar3.jpg

Saranno l'ungherese Anna Bondar e la rumena Anca Todoni le finaliste della quarta edizione dell'Open delle Puglie-Trofeo Lapietra. Domani alle 19.30, sulla terra rossa del campo centrale del Circolo Tennis di Bari, si disputerà l'ultimo atto del torneo Wta125, con biglietti acquistabili sul web o al botteghino della struttura di via Martinez. Oggi si sono disputate le due semifinali in un clima tipicamente estivo, segnato dal grande caldo. Bondar ha avuto la meglio sulla tennista del Liechtenstein, Kathinka Von Deichmann, al termine di due set: il primo chiuso sul 6/3 e il secondo più combattuto fino al 7/5. Todoni, invece, ha superato la spagnola Nuria Parrizas Diaz in due set (6/2, 6/4) in un match che ha confermato l'ottimo momento di forma della vincitrice della passata edizione del torneo.

Sempre oggi è stato assegnato il primo titolo, relativo al torneo di doppio. A trionfare è stata la coppia composta dalla russa Maria Kozyreva e dalla bielorussa Iryna Shymanovich. Contro il duo composto dalla statunitense Quinn Gleason e dalla brasiliana Ingrid Martins, è risultato decisivo il super tie break del terzo set (10/7), dopo la sconfitta nel primo set (3/6) e la vittoria nel secondo (6/4).

20250607_Kozyreva_a_sx_e_shymanovich_a_dx.jpg

 

Un torneo in grande crescita come quello di Bari, non poteva che avere uno dei migliori supervisor del tennis italiano, il barese Roberto Ranieri, alla guida di tutti gli arbitri. «E' un'esperienza che capita molto raramente – spiega Ranieri - perché la maggior parte di noi difficilmente riesce ad avere un torneo in casa. E' comunque un piacere avere una settimana extra a casa, nonostante si stia lavorando. Il carico di responsabilità è uguale ovunque, perché cerchiamo di portare la nostra professionalità in tutti i tornei alla stessa maniera. Il rapporto che posso avere con il circolo di casa è pari al rapporto con un circolo della Nuova Zelanda o degli Stati Uniti. La pressione nasce dal fatto che ci tieni a vedere che il risultato del torneo sia bello e apprezzato. Un torneo come questo diventa uno spot per il tennis sul territorio. Non stiamo parlando di un torneo ai primi step. Stiamo parlando di un appuntamento che rientra in un circuito Wta, con un livello tecnico e organizzativo molto alto. Sicuramente un'ottima pubblicità per il territorio, per la città, per il circolo e per l'intera regione».

Dopo l'exploit di 15 anni fa, con la Puglia che sfornava tanti arbitri del tennis, in questo momento si sta attraversando un vuoto generazionale, che ne ha ridotto drasticamente i numeri. «La mia passione per il tennis nasce più di 30 anni fa, quando ero al servizio militare e ho conosciuto un commilitone che faceva l'arbitro di pallavolo – racconta Ranieri -. Grazie a lui mi sono incuriosito sul mondo arbitrale, non sono riuscito a fare un corso di arbitro da pallavolo, ma casualmente aprendo l'elenco telefonico a casa dei miei cari nonni il caso ha voluto che la mia attenzione cadesse sulla federazione tennis, alla quale ho presentato richiesta. E da lì è partita una lunga carriera che arriva fino ai giorni attuali. Tra le emozioni più belle c'è la mia prima Coppa Davis, sia pur non una partita della fase finale. Poi la mia prima partecipazione alle olimpiadi di Atene 2004, seguite da Pechino 2008 e Rio De Janeiro 2016. E poi un'altra grande soddisfazione quando ho ricevuto la titolarità, che ancora porto oggi dopo 13 anni, degli Internazionali d'Italia. Adesso si fa fatica a trovare ufficiali di gara, perché con l'entrata in vigore dei nuovi sistemi elettronici sono sempre meno i ragazzi che si avvicinano al mondo arbitrale».


Non ci sono commenti
Loading...