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Maria è la regina di Londra, Mertens si prende s’-Hertogenbosch

Sui prati del Queen’s Club della capitale britannica la tedesca, partita dalle qualificazioni, batte la statunitense Anisimova (n.8) e conquista il quarto titolo. Nella finale del “Libema Open” la belga supera in due set la rumena Ruse. Elise va in doppia cifra con i trofei messi in bacheca

di | 15 giugno 2025

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Tutta l'incredulità di Tatjana Maria (foto Getty Images)

L’“Happy end” per nove giorni da sogno. Quelli che hanno permesso a Tatjana Maria, partendo dalle qualificazioni, di mettere la propria firma sul trofeo degli “HSBC Championships” (Wta 500 - montepremi 1.415.000 dollari), che hanno segnato il ritorno di un torneo femminile sui campi in erba del Queen's Club di Londra dopo oltre 50 anni (l’elegante circolo di West Kensington è noto per ospitare un celebre torneo maschile fin dal 1889).

In finale la tedesca, n.86 del ranking, promossa dalle qualificazioni, ha battuto per 63 64, in un’ora e 23 minuti di partita, la statunitense Amanda Anisimova, n.15 del ranking ed 8 del seeding, conquistando il suo quarto trofeo WTA (gli altri sono Maiorca 2018, Bogotà 2022 e 2023). Con il marito e coach Charles Edouard Maria e le figli Charlotte e Cecilia ad applaudire in tribuna.

Contro la 23enne di Freehold, New Jersey, quest’anno a segno nel “1000” di Doha a febbraio, che giocava la sua prima finale sui prati, la 37enne di Bad Salgau, ha dimostrato ancora una volta che sull’erba si sa muovere proprio bene (del resto è stata semifinalista a Wimbledon nel 2022): Maria ha chiuso solo con un terzo dei vincenti rispetto ad Anisimova, 9 contro 28, ma anche con la metà degli errori gratuiti, 15 contro 28.

Il match. Break a zero per la tedesca nel quarto gioco del primo set (3-1) e vantaggio confermato nel game successivo (4-1). La statunitense si rifà sotto mettendo a segno il contro-break (4-3) ma con un parziale di otto punti a due Maria incamera il 6-3, siglato da una prima vincente.

Prosegue il momento positivo di Tatjana - una delle giocatrici capaci di rientrare ad ottimi livelli nel tour dopo la (per lei doppia) maternità - che grazie ad un rovescio incrociato sotterrato in rete da una Amanda sempre più nervosa ottiene il break già in avvio di seconda frazione (1-0) e poi lo conferma (2-0). Anisimova recupera da 15-30 ed interrompe a quattro giochi la striscia positiva della sua avversaria (2-1), il cui bel rovescio slice ad una mano stavolta finisce lungo, pur se di poco.

L'esultanza di Tatjana Maria (foto Getty Images)

L'esultanza di Tatjana Maria (foto Getty Images)

Dopo aver mancato due opportunità per il 3-1 Maria torna a concedere una palla-break che poi annulla con un drop-shot sul quale la statunitense arriva in ritardo: con un bellissimo rovescio incrociato in corsa manda si procura un’altra palla-break sulla quale però la tedesca ci mette l’ace ed alla fine, al termine del gioco più lungo del match (20 punti), un errore di diritto di Anisimova permette alla tedesca di difendere il vantaggio (3-1).

Amanda accusa il colpo ed al termine di uno scambio rocambolesco con un “liscio” concede un secondo break (4-1). Grazie ad una risposta vincente di nuovo palla-break per Anisimova nel sesto game ma non la sfrutta, se ne procura una seconda e stavolta si riprende uno dei due break (4-2), e poi si rifà sotto. Tatjana però sfrutta il turno di battuta con le palle nuove per mantenere le distanze (5-3), Amanda resta in scia (5-4), ma Maria chiude 6-4 al primo match-point su un diritto in corridoio dell’americana. Per la tedesca è il quarto successo in altrettante finali, chapeau!

Grazie a questo successo Tatjana Maria (Malek prima del matrimonio) risalirà al n.43 WTA, ad un passo soltanto dal “best” siglato ad inizio gennaio dello scorso anno, e ritornerà ad essere la prima giocatrice tedesca nel ranking mondiale (superando Eva Lys).

MAIN DRAW SINGOLARE

MAIN DRAW DOPPIO

QUALIFICAZIONI

Elise Mertens esulta

Elise Mertens esulta

Mertens si prende s'-Hertogenbosch

Secondo titolo stagionale (dopo Singapore) per Elise Mertens che ha fatto nel “Libema Open” (WTA 250 - montepremi 239.212 euro) che si è concluso sui prati olandesi di s’-Hertogenbosch e che ha aperto la stagione sull’erba del circuito maggiore femminile.

In una finale caratterizzata da parecchio vento la 29enne di Luven, n.25 WTA e terza favorita del seeding, si è imposta per 63 76(4), dopo quasi due ore di lotta, sulla rumena Elena-Gabriela Ruse, n.80 WTA, passata attraverso le qualificazioni (che in semifinale aveva stoppato Elisabetta Cocciaretto, n.123 WTA), battuta per la quarta volta in altrettanti confronti. Per Elise - che sabato aveva annullato undici match-point alla russa Ekaterina Alexandrova, n.19 del ranking e 2 del seeding - si tratta del decimo trofeo WTA conquistato in carriera su 16 finali disputate, il primo sull’erba, superficie dove in precedenza al massimo aveva raggiunto i quarti (a Maiorca nel 2019 e proprio a s’-Hertogenbosch nel 2016). Mertens è la terza tennista belga a trionfare sui prati olandesi dopo Henin (2001 e 2010) e Clijsters (2003).  

Il match. Mertens è partita male cedendo la battuta nel terzo gioco del primo set alla prima palla-break offerta (2-1). Ruse ha confermato il vantaggio (3-1) ma poi ha subito un parziale di sei giochi consecutivi (la rumena ha fallito due opportunità per il 4-2) dalla belga che ha incamerato il 6-3 al secondo set-point.

La rumena ha frenato l’emorragia in avvio di seconda frazione (1-0), poi ancora una volta è stata lei a strappare per prima la battuta alla sua avversaria nel settimo game (4-3) ma ha restituito il break immediatamente (4-4). Nel decimo gioco Ruse non ha trasformato due palle-break che erano altrettanti set-point (5-5). Ed ha finito per decidere il tie-break Mertens è schizzata 4-0 e poi 5-1, Ruse ha tentato di recuperare (5-3) ma la belga ha chiuso per 7 punti a 4 al secondo match-point.


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